Ragusa: Nuovi poveri e rapporto Censis, Firrincieli: “Pronti a dare una mano a patto che gli intenti del presidente Di Noia si traducano in fatti concreti e facilmente attuabili”

“Già in tempi non sospetti, nel dicembre del 2010, avevo posto l’accento sulla presenza, nella nostra realtà cittadina, di sacche di povertà che stavano diventando sempre più consistenti. A distanza di due anni, purtroppo, complice anche una crisi che non conosce sosta, la situazione è diventata sempre più funesta sino a meritare la ribalta della cronaca nazionale dopo il non invidiabile terzo posto calcolato dal rapporto Censis circa la presenza, nella nostra Ragusa, di forti e persistenti disagi”. E’ quanto afferma il consigliere comunale Giorgio Firrincieli il quale è pronto, sin da ora, a sostenere l’azione del presidente del Consiglio comunale, Pino Di Noia, nell’individuare forme di concreto appoggio a chi si trova in condizioni disperate. “Nessuno di noi può avere la bacchetta magica – dice Firrincieli – ma è già fondamentale che la questione sia stata posta al centro del dibattito politico a palazzo dell’Aquila. Purtroppo, la mancanza di floride condizioni da parte delle casse comunali ci preclude qualsiasi intervento diretto dell’ente locale. Questo, però, non significa che il problema sia irrisolvibile ma spinge chi fa politica ad una maggiore responsabilizzazione sino a mettersi, se necessario, le mani in tasca nel tentativo, che assume ancora più rilievo quanti più saremo, di portare avanti piccoli gesti di solidarietà. Bisogna fare quadrato attorno ad alcune emergenze. E purtroppo quanto ci ha spiattellato il rapporto Censis significa che non è più tempo di tergiversare oltre ma occorre definire un modus operandi. Fornisco, quindi, sin da ora la mia disponibilità ad andare avanti in un percorso che ci permetta di renderci utile. Le maniere possono essere tante. Sta a noi riempirle di significato. Mi auguro, altresì, che il presidente Di Noia, forte del suo ruolo istituzionale, possa ulteriormente dare seguito a questo intento. Garantire risposte in questa direzione, a maggior ragione in concomitanza con il periodo di Natale, potrebbe essere un modo diverso e sicuramente più proficuo di avvicinare la politica alla gente che ha bisogno”.

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