A proposito delle dichiarazioni rilasciate dal Sindaco di Pozzallo sull’onda anomala che ha colpito il porto piccolo: “Quello scelto dal Sindaco di Pozzallo è un giochino tutto sommato innocuo, perché inadatto a mascherare le carenze della sua attività”.

“Potremmo condividere quanto affermato dal Sindaco di Pozzallo – “i ritardi della politica sono i veri responsabili dei danni accaduti” – a proposito dell’onda anomala che ha colpito un pontile ed alcune imbarcazioni all’interno del porto piccolo di Pozzallo. Potremmo condividere, si diceva, l’affermazione ed elencare – come già fatto chiaramente in passato – motivi e colpevoli della mancata utilizzazione dei fondi per la messa in sicurezza della struttura portuale. Non abbiamo intenzione di farlo semplicemente perché, anche da parte di tecnici qualificati, non è ancora stata individuata la causa scatenante del fenomeno. L’onda anomala, tra l’altro, è un fenomeno che si è già verificato nel recente passato e non ci risulta che sia stato monitorato come necessitava. Preferiamo tacere, invece, sulle affermazioni dell’on. Minardo, riservandoci di verificare se ne è a conoscenza. Sembra piuttosto che il primo cittadino di Pozzallo quando non è in grado di dare risposte – e questo si verifica abbastanza spesso – ai problemi che si pongono, cerca di giocare a scaricabarile imputando le colpe all’avversario politico di turno. Quello scelto dal Sindaco di Pozzallo è un giochino tutto sommato innocuo – se non fosse per i danni ai cittadini – perché inadatto a mascherare le carenze della sua attività, talmente imponenti da non poter essere nascoste dietro ad un dito. Apprendiamo comunque con piacere le acquisite conoscenze tecniche del primo cittadino di Pozzallo in materia di fenomeni meteo-marini e speriamo che possa metterle a frutto, magari con iniziative che favoriscano la comunità pozzallese, estremamente bisognosa di azioni e fatti concreti. In ogni caso, visto che è abituato a fare solo monologhi, invitiamo il Sindaco ad un pubblico confronto sull’argomento con l’on. Ammatuna, con la preghiera di non rifuggire il confronto come è solito fare”.

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