Aveva carpito la fiducia della sua fidanzata e con una scusa si era fatto consegnare le chiavi di casa, da dove aveva rubato dei gioielli per un valore di tremila euro circa, per poi rivenderli. L’obiettivo era quello di potere acquistare costose medicine per la madre malata. Il modicano Vincenzo B., 26 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio, per questa vicenda è stato condannato, col patteggiamento, un anno e quattro mesi di carcere e 200 euro di multa, pena sospesa. Il giudice onorario, Francesca Aprile(piemme Diana Iemmolo) ha tenuto conto delle dichiarazioni spontanee del giovane e del fatto che fosse stato reo confesso all’epoca dei fatti, accaduti nel febbraio 2010. Il giovane, mentre era in auto con la fidanzata, disse di avere lasciato il cellulare a casa della donna. Quest’ultima diede le chiavi. Bonomo, una volta dentro, s’impossessò dei preziosi. Al rientro, la vittima si accorse subito del furto e, seppure a malincuore, i sospetti caddero subito sul suo compagno. Dopo la denuncia al 112, i Carabinieri rintracciarono il presunto ladro per interrogarlo. Alla fine il giovane confessò, rivelando di avere lasciato gli oggetti in una rivendita di compro-oro. I militari si recarono nel negozio, recuperando i gioielli. Il commerciante sarebbe stato all’oscuro del fatto che quei monili fossero di provenienza furtiva.
Per le medicine per la madre ammalata, ruba i gioielli della compagna. Modica, patteggia 16 mesi
- Dicembre 13, 2012
- 12:20 pm
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