Anche quest’anno tra “Luce e Canto” si articolerà il programma natalizio e di fine anno a Modica. Sotto il claim “Un canto di luce qui nessuno è straniero” l’amministrazione comunale, che ha illustrato il programma stamani nel corso di una conferenza stampa, ha tracciato alcune direttrici che si muovono tra la suggestione e il significato che esprimono alcuni simboli: la multi etnicità e l’anamorfosi. Un Canto di Luce ( cori di voci tra le etnie della città, sabato 22 dicembre ore 20.00 scalinata di San Pietro) è la rappresentazione corale di mille bambini che interpretano canti provenienti dai loro paesi diversi: Albania, Romania,Cina, Pakistan,paesi arabi.
Un segno di integrazione collettiva tra bambini che nasce dal lavoro della prof.ssa Tina Puccia, di mediatori culturali come l’attore Eyman Mabrouk che vive a Modica e che è stato utilissimo nella tradizione dei testi in arabo. Un coro del mondo nella università del significato e del concetto.
Poi per la luce un tappeto volante di 1300 metri quadri che da piazza Monumento si estenderà sino alla Chiesa di San Pietro e tracciato con la tecnica prospettica della anamorfosi( da un punto preciso del luogo si vede un’immagine tridimensionale di un disegno tratto dalle illustrazioni degli alunni del Liceo Artistico della Città).
Il tappeto volante è costruito con i fondi delle bottiglie di plastica raccolti nelle scuole e riverniciati. La progettazione è dell’architetto della luce Filippo Cannata collaborato dalla prof.ssa Alessandra Pagliano dell’Università di Napoli.
L’edizione di quest’anno è il frutto di un lavoro collettivo che ha investito tutta la Città facendo dei protagonisti anche i fruitori delle varie iniziative messe in campo: scuole di ogni ordine e grado con docenti e alunni, associazioni del volontariato, parrocchie, artigiani che hanno messo a disposizione la loro esperienza gratuitamente attorno a questo progetto che per l’ente è stato a costo zero.
Poi il contenitore si arricchisce di altre manifestazioni in calendario di tutto prestigio: le illustrazioni, dal titolo “Di Carta e Di Luce” di Angelo Ruta e mega impianti nell’atrio comunale e nella Piazza Corrado Rizzone ( fontana Cellini); la mostra fotografica “Karibo Africa” di Guido Cicero alla società di Mutuo Soccorso, l’Arca dei Presepi ovvero mostra di Presepi realizzata dalle scuole nella Chiesa di San Paolo e quelli micro realizzati da Giovanni Pisana.
Alla conferenza stampa hanno partecipato il Sindaco Antonello Buscema, l’assessore alla Cultura, Annamaria Sammito, la prof.ssa Concetta Spadaro (coordinatrice del progetto “Un Canto di Luce”), il prof. Antonio Sichera, consulente culturale del Sindaco,il preside della “De Amicis” Pierino Modica,Paolo Failla presidente del consorzio “Francavilla” di Modica Alta, la prof.ssa Tina Puccia che ha il coordinamento musicale e dei testi del “Canto di Luce”,il prof. Mario Incatasciato presidente dell’0associazione Ingegni Cultura Modica e la signora Corso che ha promosso l’iniziativa legata all’Arca dei Presepi.
“Quello di quest’anno è stato veramente un “Miracolo di Luce” commenta il Sindaco perché a fronte di una crisi finanziaria senza precedenti la Città si è stretta attorno a questa iniziativa che viene attesa con trepidazione da parte di grandi e soprattutto dei piccoli.
Il privato nella sua interezza, ancora una volta, ha abbracciato con entusiasmo il progetto sostenuto dall’amministrazione dando le giuste risorse perché il programma, a costo zero per l’Ente, si realizzasse. Questo dà per intero il significato dell’appartenere a questa città che attraverso un “Canto di Luce” non è solo dei modicani ma anche di quei bambini provenienti da paesi ed etnie lontanissimi e per i quali ho già proposto per loro, grazie alla collaborazione dell’UNICEF, la cittadinanza onoraria.”
Tra Canti e Luci nessuno a Modica si sentirà straniero
- Dicembre 15, 2012
- 3:12 pm
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