L’AGENDA DI MONTI. Scenari e coalizioni

«Non siamo stati noi a introdurre questo concetto, ma poi abbiamo cominciato a lavorarci in modo più sistematico e prodotto un documento il cui programma, presto disponibile online, si chiama: “Cambiare l’Italia, riformare l’Europa. Agenda per un impegno comune”, ed è un primo contributo per una riflessione aperta», annuncia Monti. «Il primo punto – dice l’ex premier, richiamando quanto detto da Napolitano – è: non distruggere quanto è stato fatto» per superare la crisi. «L’Italia è un Paese che può sorridere, perchè ha risorse straordinarie» e «deve ritrovare quel tanto di fiducia che serve per fare più bambini: si sta autodistruggendo. L’agenda consiste nell’evitare pericolosissimi e illusioniostici passi indietro e deve andare avanti. Non è indirizzata al centro, non a destra e non a sinistra: è modestamente un’agenda erga omnes».
Con queste parole Mario Monti preannuncia la propria disponibilità non a candidarsi, ma a guidare quelle parti che condividono l’andare avanti nel programma, nella lotta allo spread, nella credibilità con l’Europa. Una linea europista e rigorosa in breve, che dovrebbe coalizzare le parti,od alcune parti, non populiste, non demagogiche. Dall’altra parte, gli italiani hanno tirato un sospiro di sollievo quando questi ha lasciato il governo ,individuando in Monti, le colpe delle eccessive tasse, che hanno drasticamente impoverito il ceto medio. Ma le colpe, per essere veritieri ,non sono riconducibili a Monti, che ha salvato l’Italia dalla catastrofe. La crisi mondiale, e il disastroso governo precedente sono stati i veri colpevoli della situazione in cui versiamo., Intendiamo il governo Berlusconi, il quale ultimo,oggi, cerca di intrappolare gli italiani con il suo ricorso al taglio dell’Imu. In effetti, se dovesse accadere questo, il prossimo anno, dovremmo pagare il doppio di Imu.
Purtroppo la miopia ingenua di certi italiani, solo per questo, lo voterà, e c’è il pericolo che magari salga, grazie anche a questa Riforma Elettorale, il Porcellum. Non crediamo, però, che lo riavremo come Presidente del Consiglio, altrimenti, saremmo veramente perduti, sia in Italia, sia all’esteroR
Ritornando all’agenda di Monti, che sarà on line nei prossimi giorni, è il programma-progetto, attorno cui ruoterà l’attenzione della politica.
Alternativa al Sel, alla sinistra estrema, attira Pd, Udc, Montezemolo, scontenti del Pdl, non certo i grillini, portatori dell’antipolitica, e interessati alla scesa in campo di Ingroia.
Le coalizioni, ilo scenario si ricompatteranno nei prossimi giorni.

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