Il comportamento del sindaco Buscema è del tutto ingiustificabile ed inspiegabile. Smentisco categoricamente le sue parole: il consiglio comunale, ad oggi, non ha alcun atto relativo né al Bilancio di Previsione del 2012, né al Piano Pluriennale”. Sono le durissime parole del presidente della civica assise, sempre più “paladino” del rispetto delle regole, rispetto ad un sindaco che sembra, invece, già proiettato verso il Parlamento nazionale. La vigilia di Natale a Modica è tutto fuorché “tranquilla e serena” e passerà alla storia di questo Comune, come cruciale. Infatti la giornata inizia con l’ennesima seduta consiliare andata a vuoto, per richiesta dell’amministrazione Buscema che, con una lettera, ha comunicato di non avere gli “atti completi per presentarli nella seduta odierna” e chiedendo il rinvio a giorno 27 dicembre, quando si avranno soltanto tre giorni per l’approvazione finale del Piano. A margine della seduta, Carmelo Scarso aveva già duramente dichiarato che: “Le mie sono dimissioni già virtualmente concretizzate, non condivido questa strategia che mortifica il consiglio. Rimango in carica soltanto per rispetto del consiglio comunale che rappresento”. Subito dopo, la stanza del sindaco si “riempiva” alla spicciolata di consiglieri di maggioranza e segretari di Partito che sostengono l’amministrazione Buscema ed è durante questa riunione che si “consuma” l’ennesimo colpo di scena di questi giorni: il Partito Democratico, partito del sindaco Buscema, si spacca in due rispetto alla proposta presentata di “Piano di Riequilibrio Pluriennale”. La riunione “fiume” terminerà con un “nulla di fatto”, data la proposta – allarmante per un’area del Pd della città della Contea -, tutta “lacrime e sangue”. Confermato il punto d’aumento dell’Irpef, non sarebbe soltanto un punto, invece, l’aumento dell’Imu: sarebbero ben due. E, se ciò non bastasse, si profilerebbe una enorme “macelleria sociale”, con i con Contrattisti che, ad esempio, passerebbero alla “paga base”, direttamente dalla Regione. Altri tagli, che definire “netti” sarebbe usare un eufemismo, riguarderebbero tutti i capitoli: toccando con una esagerata “sforbiciata”, anche i Servizi Sociali. A tal punto molti consiglieri del Partito Democratico si sarebbero dichiarati “indisponibili” a votare il Piano, consegnando di fatto la città al baratro dell’inevitabile dissesto. Nel pomeriggio il primo cittadino Buscema finalmente torna a “parlare”, con una propria nota, nella quale dichiara esplicitamente la propria volontà di “correre” per le primarie del Pd e fa il punto della situazione. “Non c‘è dubbio che la mia azione amministrativa sia stata incentrata prevalentemente sul percorso del risanamento finanziario. Un percorso che – sono parole di Antonello Buscema -, dopo cinque anni di difficoltà straordinarie sempre crescenti e dopo avere nonostante tutto già coperto circa 30 milioni di buco finanziario, giunge ora al suo momento cruciale con il Piano di riequilibrio attualmente all’esame del Consiglio comunale”. È proprio questa dichiarazione che provoca l’ennesima presa di posizione del presidente Scarso, il quale denuncia che il consiglio non ha nessun atto e, anzi, “sbugiarda” il sindaco, ridimensionando la sua azione di risanamento. “Posso tranquillamente affermare che il risanamento consista non in 30 milioni, come afferma Buscema, ma in appena 16”. Molto nette e dure anche le reazioni di alcuni consiglieri di opposizioni (Pdl, Modica al Centro, Indipendenti di Centro e Udc), i quali, senza giri di parole, affermano: “Queste ultime dichiarazione del sindaco sono la sintesi di un delirio che sta travolgendo la città. Invece di essere mortificati per questo incredibile balletto di cifre non vere e di scadenze non rispettate, tentano ancora una volta di rimpallare verso altri e verso il passato, colpe che dopo cinque anni non possono essere che proprie. Una amministrazione, quella guidata dal prossimo dimissionario Buscema – affermano -, che ha perso la maggioranza prima in città e poi in consiglio comunale e che, a fine anno, non è riuscita a produrre il Bilancio Preventivo del 2012. Un episodio unico nella storia della città”. Insomma, fra litigi all’interno del Pd, fra “dichiarazioni non veritiere” del sindaco Buscema e con alle porte le dimissioni del sindaco, la città rischia di pagare un “conto troppo salato”. “Tutto questo – afferma il capogruppo di Territorio, Paolo Nigro – da parte di chi, il sindaco Buscema, appena qualche mese fa, ricordava che la città fosse in mani sicure”.
“Modica affonda in una vigilia molto delicata. Il sindaco abbandona e litiga con Carmelo Scarso ed il suo Partito”
- Dicembre 24, 2012
- 7:55 pm
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