Si apre uno spiraglio per la moratoria Crias La Cna di Vittoria: “Abbiamo insistito in tutti i modi per ricevere attenzione dal Governo della Regione. Forse adesso arriverà la proroga tanto attesa”

Finalmente, forse, si apre uno spiraglio per la moratoria Crias. E’ quanto sottolineano il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono, e il responsabile organizzativo, Giorgio Stracquadanio, che si apprestano a festeggiare la fine dell’anno con la speranza di incassare un risultato che ormai sembrava insperato. “Dopo avere spiegato, in modo incalzante – dicono Santocono e Stracquadanio – l’importanza di questa misura sia al presidente Crocetta che all’assessore Vancheri, e tutto ciò tramite lettere, fax, sms, twitter e post, pare che a breve la Giunta regionale darà “potere” di deliberazione al commissario della Crias e prorogherà l’agevolazione. Va sottolineato come, nel contesto di questa vicenda, la Cna si sia mossa a tutti i livelli ad iniziare da quello regionale. Infatti, il presidente di Cna Sicilia Giuseppe Cascone e il segretario regionale Mario Filippello, nell’incontro con l’assessore al ramo del 27 dicembre scorso, hanno rinnovato le nostre richieste. Va evidenziato anche l’interessamento della deputazione regionale del nostro territorio, ed in particolare degli onorevoli Giuseppe Digiacomo e Giorgio Assenza. Entrambi, nell’ultimo periodo, si sono attivati nel sollecitare la sospensione”. “Non immaginavamo affatto – continuano Santocono e Stracquadanio – che per venire incontro a delle esigenze legittime, dovute, doverose si dovesse insistere in questo modo. E’ proprio vero che l’idea di rilancio e salvaguardia delle microimprese è confinata negli angoli più bui del dibattito politico. L’impresa artigiana non ha mai chiesto sussidi, ma attenzione e rispetto. Soltanto per questa ragione dovrebbe ricevere più cure. Noi siamo impegnati affinché questo modello economico riceva il rispetto dovuto, abbia pieno diritto di cittadinanza e non venga trattato da figurante. Continueremo a vigilare, sollecitare e denunciare ogni forma di ingiustizia o dimenticanza che ne impedisce crescita e sviluppo. Il futuro di questo territorio dipende dalle microimprese e dalla loro capacità di migliorarsi”.

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