Il sindaco di Modica Antonello Buscema ha preso la sua decisione: non si candiderà alle “Parlamentarie” del Partito Democratico, rinunciando definitivamente al “sogno romano”, che lo aveva accompagnato nelle ultime due settimane. Buscema ha motivato la propria scelta con una lunga lettera ai suoi concittadini, spiegando i motivi che lo hanno spinto “a comprendere di aver commesso un errore nel proporre la candidatura e, quindi, a fare un passo indietro”. “Ho verificato che molti modicani – ha dichiarato il primo cittadino – non avrebbero condiviso la mia scelta di lasciare il ruolo di sindaco, ritenendo che il mio gesto possa essere interpretato come un tradimento del mandato o come un abbandono della nave, per perseguire ambizioni personali”. Buscema ha anche parlato del suo futuro, e su una sua ricandidatura, ha rinviato a migliore occasione l’argomento, lasciando il punto in sospeso. Il sindaco ha motivato, inoltre, la sua “dolorosa scelta”, con il lavoro che ancora c’è da fare sul Piano di Riequilibrio “prima da approvare e poi da mettere in pratica – ha commentato”. Certamente, però, neanche a Buscema sarà sfuggita la “freddezza” con la quale, il partito provinciale e cittadino, avessero accolto il suo intento di candidarsi. Rimane il fatto che gli ultimi quindici giorni, fondamentali per le sorti della città, sono stati utilizzati dal sindaco Buscema più come riflessione su “ticket politici, strategie da candidato, deroghe ed accordi nel Pd”, piuttosto che sul Bilancio di Previsione 2012 e Piano di Riequilibrio per Modica, ancora da presentare in consiglio comunale. “Continuerò perciò con coraggio e col vostro sostegno a guidare Modica attraverso il difficile e delicato passaggio che abbiamo davanti, affinché il futuro – conclude Buscema -, sia per tutti noi sicuro e migliore”. Le reazioni alla decisione di Buscema sono molteplici: da un lato il Pd di Modica “sia pure con rammarico – si legge in una nota -, comprende le ragioni che hanno spinto il sindaco a fare un passo indietro”, dall’altro l’opposizione interviene con un documento siglato da dieci consiglieri. “Il balletto delle dimissioni, prima annunciate e poi ritirate, da parte di Buscema sono l’ennesimo triste episodio di una settimana che ha sancito, di fatto, la fine di questa esperienza amministrativa a Modica. Per quasi un mese – si legge -, il sindaco si è preoccupato solo di ricercare una via di fuga personale da una situazione difficile”. La conclusione è al “vetriolo”: “Decenza vuole che la finisca di raccontare frottole e di cercare di far credere ai modicani che non si dimette per “spirito di servizio”. Dica la verità – concludono -, resta sindaco perché bocciato alle primarie prima ancora di iniziare a correre, tentando di salvare il salvabile, avendo perso maggioranza e credibilità, agli occhi di tutta la città”.
foto giovanni antoci