Rifiuti in Sicilia, Dipasquale (Territorio): “Una svolta la norma approvata all’Ars, la gestione torna in mano ai Comuni. Appello per una migliore organizzazione con le discariche

“Non si è ancora arrivati all’auspicata riforma della gestione dei rifiuti in Sicilia ma la nuova norma approvata all’Ars, che proroga la vita degli Ato Ambiente fino a settembre, contiene anche un passaggio importante, ovvero la possibilità, per i Comuni di gestire in proprio o in forma associata le gare d’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani”. E’ quanto dichiara l’on. Nello Dipasquale, capogruppo all’Ars di Territorio. “E’ un passaggio cruciale e al tempo stesso importante perché consente ai Comuni di avere le mani libere e di responsabilizzare i sindaci rispetto alla gestione dei rifiuti secondo le risorse disponibili e i proventi dei tributi atti a tale scopo. Si eviteranno così i passaggi dannosi che si sono finora registrati, con i Comuni che dovevano versare i fondi all’Ato Ambiente e quest’ultimo esperire la gara d’appalto. Nel frattempo alcuni Comuni non hanno potuto pagare e sono nati dei contenziosi che hanno pesantemente segnalato la gestione dei rifiuti nell’isola, con ricorsi e azioni giudiziarie e con numerosi decreti ingiuntivi e problemi per i lavoratori del settore. La norma approvata all’Ars, in attesa di una vera e propria riforma dei rifiuti, è già dunque il primo punto di una riforma che vedrà nuovamente protagonisti i Comuni e dunque le esigenze e i bisogni locali dei territori. L’auspicio è che si possa legiferare quanto prima per riordinare in modo compiuto il settore. Mi preme in questo caso evidenziare che nonostante le gravi difficoltà economiche, la provincia di Ragusa non ha per fortuna vissuto la drammatica situazione che è purtroppo comune a varie realtà della Sicilia dove è scoppiata l’emergenza rifiuti. In un’ottica di programmazione futura, mi auguro che anche nell’area iblea si possa procedere, anche in attesa di una nuova e più funzionale raccolta differenziata anche su base intercomunale, alla realizzazione di nuove discariche subcomprensoriali che finora, dove presenti, come nel caso del comprensorio di Ragusa, si sono rivelate scelte vincenti”.

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