Modica: Piano di riequilibrio in conferenza stampa. Frutto del lavoro responsabile di istituzioni e uffici. Si dimette il Presidente Scarso

Tracciato il percorso obbligato, con l’approvazione in consiglio comunale a maggioranza del piano finanziario pluriennale, del risanamento economico finanziario dell’ente snocciolando numeri e opinioni.
Nella conferenza stampa di stamane, al comune di Modica, sono state annunciate le dimissioni, già programmate qualche settimana fa, da presidente del consiglio comunale di Carmelo Scarso e domani saranno formalizzate con un atto scritto.
“Ho assolto al mio compito, ha affermato Scarso, superando la vicenda legata all’adozione del piano finanziario pluriennale che nei fatti indica, con un percorso obbligato e controllato, la via da seguire per il risanamento dell’ente che era l’obiettivo primario per la quale questa maggioranza era nata.”
La notizia fornita in coda alla conferenza stampa è stata un’appendice ad una serie di interventi politico e tecnici sul piano e sul bilancio di previsione 2012 adottati nella notte del 30 dicembre u.s. e grazie ad un emendamento costruito a più mani che recuperando tre milioni di euro consentendo al bilancio di non sforare il patto di stabilità e al piano pluriennale di non portarsi dentro questo peso e permettere ai revisori dei conti e al dirigente del settore finanziario di dare un parere pieno e positivo sui due documenti finanziari contabili.
Nel periodo 2012-2021 la differenza tra le entrate ( primi tre titoli dei bilanci di previsione) e le spese correnti produrranno un avanzo di amministrazione di € 44.866.642 che sommati gli oneri straordinari della gestione corrente ( pagamento debiti fuori bilancio) pari ad € 14.050.417 danno una somma pari ad € 58.917.059 che il totale delle risorse, su base decennale, utili a fronteggiare un debito certificato pari ad € 38.491.788.
Il Presidente del consiglio aprendo la conferenza ha inteso fornire alcune precisazioni: la volontà di tutto il consiglio di evitare comunque il dissesto e in questo è emerso il senso civico e di responsabilità politica dei consiglieri senza distinzione di maggioranza e di opposizione, questi ultimi mantenendo il numero legale delle sedute ( ben 10 dal 14 al 30 dicembre comprese quelle rinviate). Quei consiglieri risultati assenti hanno presentato le loro giustificazioni anche in privato e molti che non potevano essere presenti, per motivi giustificabili, non hanno fatto mancare il loro apporto costruttivo e positivo.
La strada del risanamento è ormai indicata pur nel contesto di una crisi economica globale e condizionerà al rispetto di questo impegno, attraverso il controllo semestrale della Corte dei Conti ove il piano dovesse essere approvato dalla magistratura contabile, le prossime due legislature.
Ha insistito, il presidente Scarso, che i documenti approvati salvano i servizi e si è evitata una macelleria sociale atteso che i sacrifici sono stati spalmati in modo equitativo all’interno della struttura comune ma anche fuori di essa. Ha invitato, infine, il sindaco e l’amministrazione ad esitare entro qualche settimana lo schema di bilancio di previsione per il 2013.
Anche l’assessore al Bilancio, Santino Amoroso ha rilevate che il no al dissesto è stato il denominatore comune per consentire un lavoro di amministrazione, consiglio, revisori e struttura amministrativa, teso a redigere un piano credibile che sarà per l’amministrazione subito operativo per evitare le anticipazioni di cassa ( coprire in toto la scopertura bancaria che produce interessi negativi) attraverso una politica di azzeramento dei residui attivi a partire dalla lotta all’evasione e all’elusione tributaria, entro l’anno, con l’emissione di cinque ruoli coattivi ( TARSU, Pubblicità e ruolo acqua). Sarà operata un’operazione di rientro del debito con l’ENEL che consentirà il pagamento del 40% in meno delle bollette. Ha espresso un giudizio ottimistico sul futuro.
Il sindaco definisce serio e credibile il piano approntato che è il frutto di uno sforzo complessivo della macchina comunale. Istituzioni, amministrazione e l’intero consiglio comunale, e uffici, compresi i revisori dei conti, si sono coordinati per fronteggiare una questione vitale per la vita della città. Ha annunciato le prime decisioni entro oggi e con l’amministrazione lavorerà per la redazione dello schema di bilancio 2013 da portare in consiglio comunale ( i termini indicati al momento sono il 30 giugno 2013).
Nel corso della conferenza stampa, stimolati dalle domande dei giornalisti il capogruppo di Territorio Paolo Nigro evidenzia, rispetto al voto d’aula del 30 dicembre scorso, come nessuno del suo gruppo abbia flirtato con l’amministrazione confermando il giudizio negativo su quanto deciso e prodotto rimarcando il senso di responsabilità dell’opposizione che pur garantendo i numeri ha votato contro i due documenti contabili. Ha evidenziato la sua amarezza per il prevaricare di preconcetti rispetto alla disponibilità alla collaborazione sulla stesura dei punti dal parte di Territorio dimostrata con il voto di astensione sull’atto di adesione del consiglio al ricorso del decreto “Salva Enti” del 31 ottobre scorso; disponibilità non accolta dall’amministrazione comunale.
Il capogruppo del PDL Luigi Carpenzano ha anche lui evidenziato la condotta responsabile dell’opposizione invitando il presidente del consiglio comunale e non presentare le dimissioni proponendogli una più approfondita riflessione.
Queste le procedure imminenti per il Piano finanziario Pluriennale riequilibrato avendo a riferimento il termine del 30 dicembre u.s.:
• Entro cinque giorni la redazione della delibera votata e dichiarata di esecuzione immediata;
• Entro dieci giorni trasmissione dell’atto alla sezione regionale della Corte dei Conti e alla commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali:
• Entro trenta giorni dalla presentazione del piano, una sottocommissione svolge un’azione istruttoria; all’esito della pratica la sottocommissione redige una relazione finale con gli eventuali allegati; in fase istruttoria la sottocommissione può formulare rilievi o richieste istruttorie cui l’ente è tenuto a fornire risposta entro trenta giorni;
• La sezione regionale della Corte dei Conti entro 30 giorni dalla data di ricezione della documentazione, delibera sull’approvazione o sul diniego del piano valutandone la congruenza ai fini del riequilibrio. In caso di approvazione del piano la Corte dei Conti vigila attraverso una relazione semestrale l’organo di revisione economica finanziaria delle ente trasmette al Ministero dell’Interno, al Ministero dell’Economia e delle Finanze e alla competente sezione regionale della Corte dei Conti; relazione che indica lo stato di attuazione del piano e sul raggiungimento degli obiettivi intermedi.
La delibera di approvazione o diniego del piano può essere impugnata entro trenta giorni ad istanza di parte davanti alla sezioni riunite della Corte dei Conti che si pronunciano entra trenta giorni dal deposito del ricorso.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa