LE ACCUSE DI SPATA Licitra (Giovani Democratici Ragusa): “Affermazioni inesatte e fuorvianti di chi ha l’interesse di screditare chi opera all’interno del PD”

“Noto con dispiacere che, per l’ennesima volta, Valentina Spata, anziché utilizzare i luoghi adatti a discussioni e analisi che il Partito Democratico mette a disposizione, preferisce utilizzare il mezzo stampa, per continuare ad attaccare e polemizzare. Capisco bene che parlare sulla stampa, senza un contraddittorio, è cosa ben più facile che confrontarsi in sede di coordinamento o direzione”. E’ quanto afferma il reggente dei Giovani Democratici di Ragusa, Gabriele Licitra, facendo riferimento alle recenti affermazioni provenienti da Valentina Spata. “Mi sento in dovere di intervenire – continua Licitra – per le inesattezze che la Spata ha dichiarato con il suo intervento, dimostrando una mancata conoscenza dei fatti, anche se tutto ciò è giustificabile dal fatto che la stessa, da molto tempo, non frequenta il partito a Ragusa. Partiamo dal primo dato riguardante le amministrative che la Spata ha citato. Voglio ricordarle che il Pd a Ragusa, alle amministrative del 2011, ha ottenuto il 14%, stesso risultato che il Pd ha guadagnato in provincia di Ragusa alle ultime consultazioni per l’Ars, stesso risultato a cui il Pd si è attestato alle ultime elezioni su base regionale. Quindi, per capirci, un dato si può definire pessimo quando è al di sotto della media. Ma cifre alla mano non capisco a cosa sia riferita la valutazione, a questo punto gratuita, della Spata, considerato che il risultato della scorse amministrative a Ragusa è uguale a quello di tutti gli altri. Aggiungo che questo dato è merito quasi esclusivamente, se non con qualche eccezione, dell’attuale segreteria, che ha contribuito alla lista con l’80% dei nomi. E dicendo che mezzo partito ha puntato sul segretario cittadino, evidentemente la Spata dimentica i 500 voti di Tumino, i 300 e passa voti di Lauretta e tutti gli altri candidati che hanno dato un loro contributo alla lista. A proposito, forse l’aggettivo pessimo si potrebbe attribuire al risultato della Spata che, alle ultime elezioni amministrative, ha ottenuto una performance che di certo non è congrua al radicamento e al valore che lei stessa si attribuisce”. Licitra continua: “La Spata, inoltre, ha memoria corta. Alle ultime regionali, in cui lei sosteneva un candidato non della città di Ragusa e non della lista del Partito Democratico, Calabrese non ha mai imposto la propria candidatura. Anzi, ha più volte avviato discussioni in seno al partito affinché si potesse trovare un’altra figura da candidare. Ma fare il segretario, cosa di cui penso la Spata non abbia la benché minima idea, significa anche assumersi delle responsabilità. E con grande spirito di sacrificio e grande dovere nei confronti del Pd, Calabrese si è candidato, ottenendo, con mezzo partito che ha remato contro, tra chi ha votato per Digiacomo e chi per altri, ben 3.200 voti, frutto di anni di lavoro e di radicamento sul territorio. E per un esponente politico che fino ad ora ha fatto solo il consigliere comunale, tutto ciò vuol dire parecchio”.
“In riguardo, infine, alle accuse di mancanza di unità che la Spata rivolge al Pd di Ragusa – continua Licitra – le ricordo che si è tentato in tutti i modi di riuscire ad avere una candidatura unitaria che uscisse da Ragusa e il passo indietro fatto da Calabrese e da La Cognata insieme con la decisione di non schierarsi né con Massari né con Battaglia, entrambe candidature forti e valide che vanno ringraziate per essersi spese, sono una dimostrazione del fatto che la segreteria non voleva creare scontri e rotture ma lavorare su un progetto unitario. Sull’appoggio non dato ad Angela Barone la segreteria si è già espressa con una posizione da me condivisa. La Barone era una candidata ragusana senza ombra di dubbio, ma anche Calabrese alle ultime elezioni regionali lo era. Come il gruppo della Barone alle elezioni regionali ha deciso di sostenere Digiacomo, il segretario e la sua segreteria hanno deciso di sostenere la Padua, dirigente importante di questo partito, che sicuramente farà molto per il territorio ragusano. Concludo esortando la Spata a rimettere piede all’interno del partito, la cui sede, se non lo ricordasse, si trova in via Natalelli, alla fine di via Roma. Lì potrà senz’altro esprimere le sue opinioni, confrontarsi, criticare nei luoghi adatti e deputati a fare ciò, ricordandole che le dimissioni del segretario si chiedono nei siti deputati all’uopo, motivandole con argomentazioni serie e non con notizie false. E magari sarebbe pure utile se si facesse la tessera del partito”.

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