Modica, le accuse contro Urbanistica e Suap. Il dirigente: “Sono amareggiato”. L’assessore: “Ho saputo solo dalla stampa”

“Fortemente amareggiato per i contenuti della denuncia delle Piccole Imprese.” Così si ritiene il dirigente dell’Ufficio Urbanistica, Carmelo Denaro, che è in ferie, che ha appreso di questa vicenda della quale si dice molto stranito. “ Se la lentezza che ci viene imputata dipende dalla richiesta di ogni atto utile per il disbrigo di una pratica, non è mica colpa nostra– ammette –. Riguardo alla questione del trasferimento degli uffici da Piazza Campailla a Via Resistenza Partigiana, sono state chiamate alcune imprese dall’amministrazione comunale. Personalmente ne ho contattato una la quale può rendere testimonianza che non ha avuto favoritismi anzi il titolare rischia per una sua pratica incompleta e che ho reinviato a Palermo perchè necessità della Vas(valutazione ambientale)”. La lettera, inviata alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza, in particolare, fa i nomi di sette tecnici che rallenterebbero le istruttorie relative al rilascio di autorizzazioni e concessioni edilizie per “negligenza, apatia, passività, indolenza, accidia”. Uno espleterebbe l’istruttoria “presso attività commerciali in modo da bypassare le code e gli orari d’ufficio, favorendo, altresì, chi acquista merce in quell’attività”.  “Ho appreso dalla stampa di questa lettera su presunte accuse di scarsa trasparenza circa il funzionamento degli uffici dell’Urbanistica e SUAP – dice l’assessore, Giuseppe Sammito –. Ad oggi al Comune non c’è traccia di questa missiva e non mi è dato conoscerne direttamente il contenuto né i firmatari, ammesso che siano identificabili. Se qualcuno ha, effettivamente, fatto segnalazioni e lanciato accuse come quelle riportate dai giornali, era più interessato a portarla all’attenzione della stampa piuttosto che dei soggetti titolati a rispondere. Se e quando l’Amministrazione potrà essere messa a conoscenza per le vie ufficiali dell’effettivo contenuto di questa lettera in modo di appurare l’attendibilità dei mittenti e il rilievo delle loro denunce, si potranno accertare fatti, fornire le proprie risposte e, al contempo, valutare l’opportunità di assumere eventuali provvedimenti”. Oltre alla magistratura e alle fiamme gialle, la lettera risulta intestata nella parte dei destinatari anche a sindaco, assessore e dirigente, oltre che ad alcune testate giornalistiche. Un aspetto della denuncia sfocia nell’ipocrisia: gli autori hanno “lanciato la pietra” ma si nascondono dietro la sigla “Piccole Imprese”. Sarebbe stato più corretto firmare con nomi e cognomi.

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