On. Riccardo Minardo: Livelli occupazionali in agricoltura. Occorrono provvedimenti che riducano la pressione fiscale.

La competitività delle imprese agricole nel nostro Paese risente negativamente dei costi di produzione particolarmente elevati che le aziende devono sopportare. Per questo motivo, infatti, i livelli occupazionali in tutta l’isola ed in particolare in provincia di Ragusa hanno registrato una flessione negli ultimi anni che ha portato alla notevole diminuzione dell’occupazione nel settore agricolo a causa della forte crisi che attraversano le aziende. A tale proposito il deputato dell’MpA, on. Riccardo Minardo, in sede regionale suggerisce la necessità di adottare provvedimenti che riducano in modo sensibile la pressione fiscale e contributiva gravante sul lavoro, in aumento soprattutto in agricoltura. Il parlamentare regionale, inoltre, visto il perdurare di questa crisi senza precedenti ritiene che l’Assessore Regionale all’Agricoltura, La Via, debba predisporre provvedimenti concreti atti ad arginare gli effetti devastanti che sta subendo il settore per promuovere la ripresa dei consumi con un intervento forte nei confronti dello Stato abbattendo i costi di produzione, definire nuove normative per favorire ed ampliare l’erogazione del credito agrario, ridefinire le regole e funzione dei mercati ortofrutticoli all’ingrosso e alla produzione, senza dimenticare che occorrono interventi per l’assegnazione agli ispettorati agrari dei fondi e dei mezzi necessari per erogare gli indennizzi agli agricoltori per le calamità naturali e misure urgenti per la salvaguardia del patrimonio zootecnico siciliano. Inoltre occorrono interventi sulla pianificazione delle passività bancarie. Per quanto riguarda i livelli occupazionali, aggiunge l’on. Riccardo Minardo, è necessaria una forma organica di interventi della previdenza agricola che risolva l’annoso e delicato problema dell’esposizione debitoria nei confronti dell’Inps di numerose aziende agricole operanti in Sicilia. E’ tempo di interventi concreti, rileva il parlamentare autonomista, occorre quindi consentire agli agricoltori che producono e danno occupazione di poter proseguire la propria attività attraverso il pagamento di somme eque e sostenibili anche perché la maggior parte delle aziende hanno provveduto regolarmente a denunciare i propri lavoratori all’Inps, anche se non sono riusciti poi ad onorare completamente i propri debiti per problemi di equità.

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