Massacrato di botte e con le zampe legate. Crudele fine a Vittoria per un randagio

Ucciso dalla violenza umana dopo essere stato legato per le zampe posteriori. E’ stata la fine tragica per un randagio che, alla fine è stato anche ricoperto di fango che gli ha occluso anche la bocca e abbandonato morente nei pressi di una piccola discarica. Ucciso con inaudita crudeltà all’interno di un terreno di Contrada Salmè, a pochi chilometri dal centro abitato di Vittoria.

A fare la macabra scoperta è stata, ieri mattina, Assunta Lucenti, 39 anni, volontaria della federazione italiana benessere animale. «Erano le dodici e trenta – racconta Assunta – e come ogni giorno ero andata in campagna per accudire alcuni randagi ai quali porto qualcosa da mangiare. Appena sono arrivata mi sono ritrovata davanti agli occhi questa scena terribile: il cane giaceva accanto ad un cumulo di rifiuti, con le zampe posteriori incrociate a X e legate con uno spago e le zampe anteriori spezzate. Tutto il suo corpo, denti compresi, era ricoperto di fango: forse chi lo ha ucciso lo ha fatto così, costringendolo ad ingoiare la melma o forse seppellendolo vivo, per poi trascinarlo sulla strada, procurandogli ampi squarci sul bacino e sul dorso. Non è escluso nemmeno che lo abbiano finito proprio trascinandolo, legato, sul terreno accidentato. Comunque sia andata, una cosa è certa: questo episodio è di una crudeltà assoluta e va reso pubblico». Ieri pomeriggio la volontaria si è presentata nella caserma dei carabinieri per denunciare l’accaduto.

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