Scicli, operazione “Cous Cous”. Tunisini ammessi al giudizio abbreviato

Il Gup di Palermo ha messo al giudizio abbreviato i due tunisini arrestati a Scicli nell’operazione “Cous Cous” dopo che il Gip aveva rigettato l’istanza di remissione in libertà degli indagati, Fodha Ben Habib Chibeb, 33 anni, difeso dagli avvocati Giovanni Favaccio e Gabriella Oliveri, e Mbarek Majed, 32 anni, difeso dall’avvocato Alessandro Agnello, tutti del Foro di Modica. Il magistrato palermitano ieri ha fatto reiterare ai difensori la richiesta del rito alternativo e l’ha ammessa fissato, poi, la discussione per il prossimo 5 marzo. Per Mbarek Majed, il Gip di Catania, a suo tempo, aveva annullato alcuni capi d’imputazione come il reato di rapina ed aveva confermato quelli riguardanti la droga. Il magistrato etneo aveva, invece, concesso gli arresti domiciliari a El Jirari Tarik, 36 anni, marocchino, difeso anch’egli dall’avvocato Agnello. Chibeb e Majed sono coinvolti nell’operazione antidroga “Cous Cous”, eseguita lo scorso 26 giugno dai carabinieri a Scicli, quando erano stati arrestati insieme an marocchino residente a Cava D’Aliga che poi ottenne l’annullamento dell’ordinanza dal Tribunale del Riesame di Catania). In un primo momento era stato il il Gip di Modica, Elio Manenti, a rigettare le richieste dei difensori degli indagati, comprese quelle in subordine, ovvero obbligo di firma o dei domiciliari. Il sette luglio successivo i carabinieri eseguirono tre nuove misure cautelari emesse dai Gip di Palermo e Catania, che avevano ricevuto lo stralcio delle indagini condotte dai Carabinieri di Scicli relativo alle condotte delittuose poste in essere nelle due città principali siciliane. Secondo le indagini avrebbero costituito un gruppo che aveva messo su una fiorente attività per lo spaccio di droga(hashish, marijuana e cocaina) in particolare nel territorio sciclitano. Le indagini erano partite nell’estate del 2010. La vendita al minuto avveniva in Piazza Italia e in Via Francesco Mormino Penna.

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