RAGUSA: L’EX MACELLO DI LARGO SAN PAOLO ABBANDONATO E IN DEGRADO. PELLIGRA: “IL COMUNE NON PUO’ TRASCURARE QUESTE STRUTTURE IN UN PERIODO DI CRISI COME QUELLO ATTUALE: E’ UNO SPRECO”

“Ecco quello che non vorremmo vedere in un periodo di grave crisi come quello attuale. Una struttura pubblica, costata 1,4 milioni di euro, abbandonata a se stessa”. E’ la denuncia del presidente dell’associazione politico-culturale “Pensare Ibleo”, Enzo Pelligra, con riferimento all’ex macello di largo San Paolo, a Ragusa Ibla. “Una riconversione ben studiata – afferma Pelligra – che avrebbe dovuto garantire un ulteriore spazio per la sosta (60 posti macchina) in una zona del quartiere barocco che, a dire il vero, è poco frequentata e che, però, può servire da supporto quando le altre aree per i parcheggi si intasano. Purtroppo, allo stato attuale, è il degrado a farla da padrone. L’immondizia si raccoglie a cumuli mentre un complessivo senso di sciatteria ha invaso il sito. Poi, mentre l’area sul piano della strada è perfettamente fruibile dalle auto, la zona sottostante, anche in questo caso per la sosta delle auto, risulta essere inaccessibile, sbarrata com’è da un cancello sempre chiuso”. C’è un altro aspetto, inoltre, che Pelligra mette in evidenza. “Altra ricaduta utile per la comunità – continua – la creazione di locali che erano stati messi a disposizione di alcune benemerite associazioni locali, l’Ail e l’Aiad, che si occupano di solidarietà. Peccato, però, che, non essendo stato predisposto alcun impianto di riscaldamento, i locali in questione, durante il periodo invernale, siano praticamente inutilizzabili (a meno di non fare prendere una polmonite ai fruitori) e tutto ciò contribuisce ad accrescere il senso di degrado e di abbandono che pervade l’intero complesso”. L’associazione “Pensare Ibleo” sollecita il Comune di Ragusa ad individuare delle soluzioni. “Non vogliamo entrare in polemica con chicchessia – aggiunge Pelligra – ma visto che si stanno effettuando tagli ovunque, non è uno spreco impedire che questa struttura, riconvertita con soldi pubblici, possa essere utilizzata al meglio? Sarebbe troppo chiedere l’installazione di impianti di riscaldamento, anche tra i meno costosi in circolazione, per garantire il pieno utilizzo dei locali dell’ex macello dodici mesi l’anno? E poi perché chiudere il parcheggio sotterraneo? Chiediamo al commissario straordinario di valutare questi aspetti. A volte, la migliore vivibilità di una città dipende davvero da piccole cose”.

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