Piscina Terranova, il sindaco chiede la consegna della struttura al Comune di Vittoria

NicosiaIl sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per chiedere l’urgente consegna della piscina Terranova al comune di Vittoria.
“Dopo avere atteso pazientemente – dichiara il primo cittadino – la sosta legata alle elezioni e preso atto che il precedente governo regionale ha dimostrato remore, o quanto meno distrazione, nel volere affrontare la questione, sono tornato alla carica, forte delle promesse del presidente Crocetta, per chiedere interesse nei confronti della pratica. Ho scritto sia al presidente che all’assessorato Attività produttive, servizio Vigilanza cooperative, ribadendo quanto avevo già richiesto in passato. La gestione del liquidatore ha creato un danno incalcolabile alla piscina e, in generale, allo sport di Vittoria, e questo non potrà che portare ad una denuncia per danno erariale. L’ingiustificata e pervicace volontà di vendere il fabbricatosi è mostrata in tutta la sua inutilità: è ovvio che non possa essere affatto appetibile una struttura la cui proprietà passerà tra pochi anni al Comune. Anzi, con la messa in liquidazione, che equivale allo scioglimento della società, si sono già creati i presupposti per il ricongiungersi della proprietà della superficie, che è già comunale, con la proprietà della struttura, che prima era della cooperativa Terranova e ora è gestita dal liquidatore. Ho chiesto perciò alla Regione l’urgente consegna della piscina al Comune, assieme ad un congruo contributo che servirà a riparare i danni creati dalla liquidazione, che ha preso in mano una struttura funzionante, piena di fruitori, con un allenatore federale di livello nazionale e con decine di giovani impegnati nei campionati di massimo livello, e in meno di due ani l’ha trasformata in un luogo abbandonato, preda dell’incuria e dei raid vandalici. Il liquidatore non ha neanche avvertito l’esigenza di effettuare le riparazioni dei danni provocati dal ciclone che ha colpito il nostro territorio; la sua gestione, in definitiva, si è rivelata più fallimentare della società posta in liquidazione”.

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