“Il servizio del trasporto pubblico nella città di Ragusa è al capolinea. Già negli ultimi giorni dello scorso anno ci erano arrivate parecchie segnalazioni che qualcosa non andasse per il verso giusto. Nelle ultime 48 ore, però, abbiamo sfiorato l’assurdo. E senza che nessuno si sia posto il problema. Per questa ragione, siamo noi a porlo”. E’ la denuncia fatta dal dirigente provinciale de “La Destra”, Mario Chiavola, nella qualità di presidente dell’associazione “Ragusa in movimento”, su una questione di grande impatto per la vita cittadina. “Altro che sollecitare i ragusani – aggiunge – Chiavola – ad usufruire degli autobus urbani. Qui, tra poco, non ci saranno più corse da prendere”. Chiavola riferisce che, a causa della mancata disponibilità di gasolio negli autobus, ieri due linee hanno dovuto interrompere il proprio servizio: la prima in piazza del Popolo, la seconda di fronte alla scuola Quasimodo. Un problema simile era accaduto il giorno prima, giovedì pomeriggio, in corso Italia. “I mezzi, con persone a bordo – sottolinea Chiavola – si sono molto semplicemente fermati e la gente a bordo è stata fatta scendere. In parecchi casi, inoltre, nelle ultime due settimane, non è stato rispettato il servizio dell’ultima corsa, quella serale. Sempre per la mancanza di gasolio, inoltre, molte corse, tra ieri e l’altro ieri, sono state sospese a mezzogiorno e riavviate alle 16, nel pomeriggio. Pensare che questo andazzo possa proseguire così come se nulla fosse è indegno di una città civile che intende fornire servizi agli studenti, agli anziani e a tutti coloro che, per un qualsiasi bisogno (penso, ad esempio, a chi si reca in ospedale) ha la necessità di utilizzare le suddette corse pubbliche”. Chiavola, però, pone l’accento su un’altra questione non da poco. “E’ indubbio – continua – che, in queste ultime settimane, e a maggior ragione negli ultimi giorni, l’Ast non abbia rispettato l’impegno assunto nel contestuale contratto di servizio stipulato con il Comune di Ragusa. Ma chi deve fare rispettare la suddetta intesa? Chi deve occuparsi che tutte le corse previste dal contratto si tengano regolarmente? E, ancora, sono previste delle penali nel caso che ciò non avvenga? Ora, è comprensibile che l’Ast, per tutte le vicende che ben conosciamo, legate alla riduzione di trasferimenti da parte della Regione, sia alle prese con una politica di tagli. Ma non sarebbe meglio comunicare all’esterno quello che sta accadendo così da evitare che gli utenti restino a piedi? Oppure questi ultimi, convinti che debba passare l’autobus, possono attendere all’infinito che succeda qualcosa? Sono tutti interrogativi che giriamo al commissario straordinario del Comune di Ragusa affinché possa verificare che cosa stia accadendo e chiedere informazioni all’Ast. E’ opportuno che la questione, se non risolta, venga, quantomeno, a galla e affrontata con il dovuto piglio”.
IL SERVIZIO DEL TRASPORTO PUBBLICO A RAGUSA E’ AL CAPOLINEA. CHIAVOLA: “NEGLI ULTIMI GIORNI DISAGI A NON FINIRE IN CITTA’”
- Gennaio 12, 2013
- 10:07 am
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