Deposizione fiume della parte offesa ieri mattina davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Maggiore, Chiavegatti, Scifo)nel processo contro Emanuele Avveduto, che è anche parte civile, dipendente comunale, 51 anni, l´ex dipendente comunale Marcello Gugliotta, 51 anni, e Massimo Arrabito, 45 anni, tutti arrestati lo scorso primo marzo, Giuseppe Tuè, Gaetano Puccia ed Eugenio Donato Agosta, difesi dagli avvocati Piero Sabellini, Fabio Borrometi, Carmelo Ruta, Andrea Caruso, Fabio Lucifora e Gaspare Abbate, accusati di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di assegni rubati e alla commissione di truffe. Ha deposto, infatti, Angelo Maltese, gestore di una sala giochi, che ha parlato di assegni per circa 41 mila euro che aveva avuto attraverso Avveduto, disegnato come persona, comunque, affidabile, frequentatore del suo esercizio, e da Tuè. “Ho contattato i parenti dei due – ha detto il teste – per trovare soluzioni ma alla fine questi si sono defilati. Avveduto per alcuni giorni mi inviò sms con i quali mi esortava a pazientare perché da un momento all’altro la questione si sarebbe risolta. Una parte della somma era debito di gioco. Ho dovuto denunciare i fatti quando emerse che gli assegni erano rubati. Per me l’altro imputato, Giorgio Poidomani, alla fine, è stato truffato, così come centra relativamente Arrabito”. In aula anche il proprietario dei due carnet rubati, Carmelo Musumeci al quale sottrassero l’auto con documenti e assegni(il veicolo fu ritrovato poi rubato. Le parti torneranno in aula il tre aprile. Secondo il pubblico ministero, Gaetano Scollo, gli imputati sarebbero stati coinvolti in un giro di ricettazione e truffe ai danni di più persone. C’è anche un procedimento parallelo, nel quale è imputato un altro modicano.
Riciclaggio di assegni. Modica, parla la parte offesa
- Gennaio 17, 2013
- 12:27 pm
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