Spending review anche per il depuratore di Modica. protesta il Comitato

La spending review avviata dal Comune di Modica, interesserà anche il depuratore di Contrada Fiumara. Per questo il Comitato omonimo lancia subito l’allarme. Dopo decenni di incapacità gestionali sia amministrative che tecniche, grazie alle lotte sostenute da poche forze politiche e soprattutto dal Comitato di Quartiere, il depuratore è tornato a livelli di funzionalità accettabili. La gestione di questi ultimi cinque anni ha dato buoni frutti anche per l’attenzione e la professionalità mostrata dai lavoratori-dipendenti e dalla società che gestisce l’impianto. Il Comune incassa, nella bolletta di consumo d’acqua, migliaia di euro annue sotto la voce ‘depurazione’; il servizio non è assolutamente paragonabile ad altri che hanno un ambito limitato, in quanto esso è, compreso l’impianto di Frigintini che viene curato dagli stessi operai e manutentori, indispensabile a 60 mila abitanti. Il Presidente del Comitato, Piergiorgio Barone, chiede di limitare al massimo i tagli per gli interventi tecnici e per i materiali(cloro, polielettrolita, etc.) utili ad un’ottimale depurazione. “La spesa di gestione negli ultimi 5 anni, proprio grazie all’attenzione dei lavoratori dell’impianto – dice – consigliati da specialisti, o sperimentando loro stessi opportuni accorgimenti, per una funzionalità elevata e consumi bassi, è diminuita da oltre un milione e duecentomila a circa 800 mila euro. L’impianto, che avrebbe bisogno di un monitoraggio costante quasi ora per ora, da tempo, proprio in nome del risparmio, è stato lasciato incustodito dalle 21,30 di sera alle 6,30 della mattina, talvolta con qualche ripercussione sulla qualità della depurazione. Sarebbe necessario non effettuare tagli di ore ai dipendenti tecnici che lavorano presso il depuratore, anticipando di una o due ore la chiusura serale dell’impianto.”