“UN CONSORZIO ROBUSTO RENDE PIU’ FORTE L’IMPRESA ASSOCIATA”. Il vice presidente di Confeserfidi, Giuseppe Asta, incoraggia le imprese siciliane ad investire anche nel 2009.

“Anche nell’anno appena trascorso Confeserfidi si è confernata importante cerniera tra banche e imprese nell’accesso al credito”. Il vice presidente del più importante confidi siciliano, Giuseppe Asta, nel tracciare un breve bilancio del 2008, pone l’accento sulla stretta economica, sulla necessità di abbassare il costo del denaro e sul ruolo dei confidi. “Il momento che viviamo è delicato per le imprese; che io ricordi il 2008 è stato tra i più pesanti per il sistema finanziario e imprenditoriale non solo nel nostro paese. In questa fase di recessione, con forti riverberi sul sistema economico e finanzario, il nostro confidi ha svolto il ruolo di collante tra le imprese e le banche con risultati oltre modo lusinghieri. I numeri parlano chiaro. Adesso, bisogna dare maggiore peso all’investimento sia pubblico che privato. Per l’investimento privato l’accesso al credito è fondamentale se è vero, come è vero, che le pmi danno una grossa spinta all’economia italiana anche in questa fase di rallentamento dell’attività economica. Le Piccole e medie imprese devono avere accesso al credito in modo chiaro, veloce e trasparente. E’ necessaria una politica di abbassamento dei costi di accesso al credito; il costo del denaro dovrebbe scendere, a mio modo di vedere, in prossimità dello zero per dare vigore ed energia alle imprese. Il governo centrale e regionale devono interessarsi in modo più serio alle pmi, speriamo che lo facciano più proficuamente nel 2009. Se l’imprese ripartiranno, ripartirà l’intero sistema economico e finanzario. Esse, è bene ricordarlo, sono il fiore all’occhiello della nostra imprenditoria, per questo bisognerebbe fare in modo che un’impresa si possa ‘installare’ subito, nel giro di poco tempo, senza che l’aspirante impreditore incappi in balzelli burocratici che rallentano la formazione della struttura. Trovo fondamentale che le imprese debbano continuare ad avere fiducia nei consorzi di garanzia fidi perché consorziandosi hanno più forza e sempre minore saranno i costi per l’accesso al credito. Questo è il messaggio che deve passare come confidi”.

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