L’immobile delle politiche in Via Fontana. Modica, rinviato a giudizio l’imprenditore per calunnia

avv. Martino ModicaL’immobile delle polemiche, in costruzione in Via Fontana, per il quale residenti e politici hanno imbastito polemiche e proteste, è costato già un provvedimento penale all’imprenditore, titolare della concessione. Il Giudice per l’Udienza Preliminare, Maria Rabini, lo ha, infatti, rinviato a giudizio davanti giudice del dibattimento per il prossimo tre giugno. Angelo Fargione, difeso dall’avvocato Enzo Galazzo, è accusato di calunnia nei confronti di un ispettore della polizia municipale di Modica. Nel febbraio del 2011, il Nucleo di Polizia Edilizia, nell’ambito dell’inchiesta sull’immobile in costruzione, durante degli accertamenti delegati, aveva riscontrato delle difformità procedendo al sequestro preventivo del cantiere. L’imprenditore ritenne quel provvedimento illegittimo e querelò l’ispettore dei vigili per abuso d’ufficio. La Procura della Repubblica archiviò il caso, la l’ispettore, attraverso l’avvocato Martino Modica, propose opposizione che fu accolta. L’inchiesta andò avanti altri sette mesi e si concluse con l’archiviazione definitiva dal parte del Giudice per l’Indagine preliminare, Lucia De Bernardin. A questo punto, il componente del Noe decise di tutelare la sua immagine, querelando, a sua volta, l’imprenditore per calunnia. Nel corso del dibattimento, il pubblico ministero, Gaetano Scollo, e l’avvocato Modica, avevano invocato il rinvio a giudizio per Fargione, che è puntualmente arrivato. La struttura fu sequestrata nel febbraio 2011 per una difformità rispetto al progetto originario e dissequestrata otto mesi dopo. Fu rilevato che la soletta era in contrasto con il progetto poichè tra l’alveo ed il cosiddetto “piano campagna”, era più alta di circa sessanta centimetri rispetto al piano della sede stradale. In quella occasione erano stati denunciati l’imprenditore e il direttore dei lavori.

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