Lavoro a rischio per 22 dipendenti della SpM: il presidente dell’Unsic Ignazio Abbate: “L’inefficienza amministrativa si ripercuote sulle fasce più deboli”

ignazio abbateIl presidente dell’Unsic di Modica, Ignazio Abbate, interviene sulla vicenda che coinvolge 20 addetti alla pulizia del Tribunale e 2 custodi, dipendenti della SpM, ai quali, a causa dei tagli predisposti dal Comune, non sarà prorogato il contratto part time a tempo determinato la cui scadenza è prevista il 31 gennaio. “L’amministrazione comunale di Modica, ha detto Abbate, non ha intenzione di prorogare il servizio andando a colpire la parte più debole a livello sociale dei dipendenti della Spm”. “In questo modo, continua il presidente dell’Unsic, il governo cittadino dimostra di non riuscire a programmare una razionalizzazione delle spese”. “ Inoltre, prosegue, i 22 dipendenti hanno il compito di svolgere delle mansioni fornendo un servizio utile al Tribunale di Modica, che ancora è una struttura operativa nel nostro territorio; una mancanza di rispetto per un’istituzione, continua, nei confronti della quale si continua a lottare per la sua sopravvivenza” . Secondo Abbate, “le 22 figure costituiscono una risorsa per il comune che potrebbe impiegare anche in altri ambiti, creando ad esempio un dipartimento dedicato alla cultura, che, con la presentazione di determinati progetti, potrebbe usufruire dei fondi della comunità europea ”. Il presidente dell’Unsic chiede all’amministrazione di rivedere le sue scelte. “E’ inopportuno, continua, agire colpendo una parte dei lavoratori proprio a fine legislatura; sarebbe invece più appropriato, conclude, lasciare questo tipo di decisioni al prossimo governo cittadino”.

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