Futuro Università a Ragusa. Spata(Pd): “Allo stato Comune e Provincia potrebbe compromettere l’avvio del prossimo anno”

valentina spataE’ inopportuno che Comune di Ragusa e Provincia discutono, in separate sedi, su diverse proposte per il futuro della Facoltà di Lingue rischiando di non trovare in tempo una soluzione per l’avvio del prossimo anno accademico. Lo sostiene Valentina Spata del Pd considerando che entro fine mese bisogna formalizzare una proposta seria all’Ateneo di Catania per la convenzione da stipulare tra Consorzio Universitario Ibleo e il Rettore catenese.
“Ricordo, altresì – aggiunge – che il Maginifico Rettore deve presentare al Ministero della Pubblica Istruzione il programma 2013-2014. Se non lo farà si rischia di escludere i corsi della Facoltà di Lingue dall’anno formativo, così come accaduto per quest’anno.
Personalmente, avendo visionato la proposta del Commissario Straordinario della Provincia, ritengo che sia la miglior soluzione per salvare l’unica Facoltà rimasta nella nostra città. Il Commissario Scarso, nella sua proposta, prevede una rateizzazione del debito in 15 anni con un’obbligazione finanziaria di circa un milione di euro da pagare con 30 rate semestrali da 360 mila euro.
Il prefetto Annunziato Vardè si è fatto promotore di una riunione per cercare di trovare una soluzione immediata al problema e per sollecitare gli Enti interessati ad attivarsi per presentare un’unica proposta.
Credo sia necessario accellerare i tempi e dimostrare maggiore sensibilità al problema, rispettando anche la volontà e i diritti dei tanti studenti che hanno speso tempo e denaro per frequentare i corsi in questione. Senza contare, poi, che la chiusura della Facoltà di Lingue, così come lo è stata quella degli altri corsi, rappresenta un vero e proprio “problema sociale” per tutto il comprensorio ibleo, in virtù della constatazione del fatto che le università rappresentano un vero e proprio nucleo economico attorno al quale ruota un indotto di fortissimo rilievo non solo per gli studenti, ma anche e soprattutto per tutti coloro che hanno scelto di investire in quelle zone (affitti, ristrutturazioni, librerie, ristoranti, commercianti vari, e l’elenco potrebbe essere ancora più lungo).
Pertanto, auspico che tutte le forze politiche sollecitano il Commissario Comunale Rizzo e il Commissario Provinciale Scarso, a trovare insieme un accordo proficuo e a mettere a disposizione i fondi richiesti dall’Ateneo di Catania”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa