Sammito: “Io candidato a sindaco di Modica? Perchè no”

Giuseppe Sammito (2)“Perché no” dice l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Modica, Peppe Sammito, ad una sua eventuale candidatura a sindaco. “Faccio politica da quando avevo i pantaloncini corti ed ero pubblico amministratore già molti anni fa. Anche solo questo basterebbe a motivare perché non mi candido a sindaco. In questi ultimi anni ho servito la mia città e ho dato una mano al nostro sindaco, persona straordinaria sotto molti profili”. Sammito rivendita il valore e la qualità del lavoro che compiuto e la convinzione che l’impegno di questi anni e il percorso compiuto hanno il senso di una risposta a domande cruciali.

“Se nell’attività politica e amministrativa – aggiunge – debba prevalere la sobrietà o l’apparenza. Se conti di più fare un lavoro sulla struttura o sulla forma. Se serva un metodo per risolvere nel tempo le cose o sia piuttosto premiante un approccio on spot. Se sia più coerente dire dei si e dei no, piuttosto che dire si sempre a tutti, a qualunque costo. Se in condizioni difficili, come quelle che abbiamo attraversato, sia più lungimirante tenere conto in modo equilibrato di tutti i fattori piuttosto che rendere estreme le alternative, ad esempio del rigore finanziario o della difesa dello status quo sociale.

Non pongo nemmeno la domanda sul significato della politica pulita perché considero impresentabile l’alternativa. Némi interrogo sulla dignità del metodo saltimbanco voltagabbana perché questi comportamenti non hanno alcuna dignità. In questi anni il sindaco, io e gli altri amici e compagni del nostro viaggio, abbiamo seguito opzioni trasparenti. Rispetto al nostro lavoro, al metodo e all’equilibrio che abbiamo praticato, servono adesso nuove energie e prospettive. Per questo, credo che il sindaco avverta come in via di conclusione l’esperienza di questi anni, ed io stesso la penso in questo modo. Sono convinto che alla nostra città serva che il PD e tutto il centro sinistra si uniscano e, allo stesso tempo, si aprano a forze nuove. Queste forze, movimenti associativi e singole personalità, esistono ed è bene che si esprimano. Non lasciamo che si ritraggano per il disgusto che promana a volte da comportamenti che fanno allontanare la gente dalla politica. E’ tempo di una rigenerazione nelle politiche e nei modi della partecipazione. L’esempio delle primarie ha un senso profondo anche nella nostra realtà.

La nuova sfida è sul rinnovamento, del centro sinistra e anche del centro destra. Davvero sono ancora presentabili persone che, in passato, già ci sono state e che, esse stesse, hanno concluso il loro ciclo?La nostra sfida è di arrivare a una nuova sintesi, progressista, democratica, attenta alle persone e all’interesse pubblico generale. Dalla capacità di stare a questo livello dei problemi verranno fuori il nuovo sindaco e, auspicabilmente, le soluzioni per far fare nuovi passi avanti alla nostra città”.

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