Molè replica ad Aiello sull’archiviazione querela: “Che tristezza il fuorviante comunicato: non riesce a dire la verità!

francesco_aiello_assessoreIl giornalista Gianni Molè replica comunicato di Francesco Aiello sull’archviazione querela.
“Sono abituato a rispettare le decisioni dei giudici e a non commentarle – dice – . Lo faccio anche stavolta a proposito della decisione del Gip del Tribunale di Ragusa, Maggioni, che ha disposto l’archiviazione della mia querela per diffamazione contro Francesco Aiello.
Non posso non commentare però il fuorviante comunicato di Aiello sulla decisione del Gip. Aiello propone per l’ennesima volta – oggi peraltro ben condita di ambiguità – una vicenda che lui aveva utilizzato in campagna elettorale, strumentalmente, durante le ultime elezioni amministrative, insieme a una polemica dettata da rancori antichi e da (suoi) odiosi soprusi, alimentati di tanto in tanto da nuovi capitoli.
La mia querela nasceva dai toni postribolari utilizzati da Aiello, quando gli si è rammentato il mio iniquo licenziamento dal comune di Vittoria.
Da questa situazione va distinto un altro fatto, riportato con colpevole inesattezza da Aiello: la transazione col comune di Vittoria per la rinuncia al ricorso in Cassazione, già incardinato. Qui Aiello continua ancora a mistificare la realtà: non dice che non ho percepito un euro e nasconde il fatto che ho versato mille euro alla Tesoreria comunale per spese legali.
È legittimo battersi nelle mille partite che scegliamo nella nostra vita. Ma onorare una battaglia significa non scordarsi mai l’etica antica del “dire la verità”. Il mondo sul quale ci affacciamo ogni mattina profila una grande tristezza morale. Ma si può scendere all’umanità minima, piegando la verità storica dei fatti alle personali esigenze con grande faccia tosta?
Replica doverosa, anche se trasgredisce alla mia volontà di chiudere definitivamente il carteggio relativo a una diatriba stucchevole, che mi infastidisce sul piano etico. Passi la deroga al silenzio stampa: ce la obbliga quell’onestà intellettuale, certo estranea alle vecchie politiche di attori profondamente passati e sconfitti”.

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