L’indagine su Marsa Siclà e Baia Samuele. Non rispondono al pm i due dipendenti del Comune di Scicli

PuleioSi sono avvalsi della facoltà di non rispondere, B.A.C. e V.S., indagati per rifiuto di atti di ufficio in concorso. I due, rispettivamente Capo Settore dell’Ufficio Manutenzione ed Ecologia e addetto all’Ufficio Manutenzione ed Ecologia del Comune di Scicli, sono comparsi ieri davanti al pubblico ministero, Francesco Puleio, e ai responsabili della Guardia Costiera e dei carabinieri, assistiti dagli avvocati Rinaldo Occhipinti, Luigi Piccione e Barbara Arena, chiamati in causa nell’inchiesta che ha portato al sequestro dei complessi turistici Marsa Siclà e Baia Samuele di Sampieri, sabato scorso. Secondo il capo d’accusa, i due, nelle qualità di pubblici ufficiali, dopo avere rilasciato alla società Marsa Siclà di Pozzallo(gestore del complesso turistico facente parte della più ampia lottizzazione denominata Torre Samuele)parere favorevole allo scarico dei reflui fognari nella condotta comunale mentre solo V.S. aveva rilasciato alla società Baia Samuele srl., parere favorevole allo scarico per il progetto di ampliamento dell’impianto di depurazione di tipo biologico a fanghi attivi ad ossidazione totale a servizio dell’hotel presso il villaggio Baia Samuele a Sampieri”, si sarebbero rifiutati di compiere atti del loro ufficio indifferibili ed urgenti per ragioni di igiene e sanità, omettendo di attivare le azioni di monitoraggio e di controllo circa l’osservanza, da parte delle due società, delle condizioni dei vincoli e delle prescrizioni imposte dal Comune di Scicli.

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