Chiamata in causa l’assicurazione quale responsabile civile nella morte, avvenuta l’11 luglio 2009, di Salvatore Castronuovo, 18 anni, sciclitano, schiacciato dal camion Om 40 sul quale si trovata(era a bordo del cassone)per festeggiare una serata all’insegna del divertimento, poi culminata, per l’appunto, in una tragica bravata. Il giudice, però, ha rigettato l’istanza mentre ha ammssooo l’intera famiglia della vittima(genitori e fratelli) alla costituzione di parte civile contro il proprietario dell’autocarro, Giuseppe Ficili, difeso dall’avvocato Matteo Gentile, accusato di omicidio colposo. Sono una ventina i testi ammessi dal magistrato che saranno escussi in due diverse udienze già calendarizzate. Castronovo quella sera aveva appena finito di cenare insieme a una decina di amici, poi la decisione di prendere il camion di proprietà del padre di un amico e andare in giro per le campagne di Cava d’Aliga, a festeggiare. Uno alla guida, Salvatore e gli altri ragazzi dietro nel cassone. Il camion, in una semicurva di una strada sterrata, in contrada Trellalici, si era ribaltato. La vittima era deceduta sul colpo, schiacciato dal mezzo pesante. Gli altri erano rimasti leggermente feriti e contusi. A quanto pare il gioco consisteva nel restare aggrappati alle ringhiere metalliche del cassone mentre dalla cabina si azionava la leva del ribaltamento. Il camion, lungo la strada sterrata,
Scicli, la morte di Salvatore Castronuovo. Non ammessa la chiamata del responsabile civile
- Gennaio 25, 2013
- 12:23 pm
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