Grazie alle notizia dello scorso 15 gennaio come detto, relativamente alla signora bionda che aveva raggirato una suora di un monastero chiaramontano, i Carabinieri della locale Stazione hanno potuto accertare che la pregiudicata catanese di 42 anni, il 15 dicembre scorso dopo essersi presentata presso il Monastero di Chiaramonte Gulfi chiedendo di conferire con una sorella, riuscendo a convincerla a consegnarle 500 euro con la promessa di restituirli, si era recata presso un’altra chiesa del Comune ibleo, dove ha incontrato il parroco con il quale ha inscenato la stessa farsa. Infatti anche a lui raccontava di essere stata fermata e contravvenzionata per mancanza della copertura assicurativa da una pattuglia delle Forze dell’Ordine, motivo per il quale aveva assoluto bisogno di una somma pari a 600 euro per sottoscriverne una nuova e portarla in visione al primo ufficio di polizia. Anche in questo caso la donna aveva tenuto un tono di voce pacato, facendo spesso riferimento alla carità di Cristo, riuscendo in finale a convincere il prete a farsi consegnare “solo” 100 euro, promettendo che avrebbe restituito la somma all’arrivo del prossimo stipendio. Ricevuta la somma, lasciava anche a lui appuntato su un bigliettino un numero di cellulare dove contattarla (lo stesso della suora di Chiaramonte). Il parroco, dopo aver appreso della truffa scoperta dai Carabinieri di Chiaramonte Gulfi, ha denunciato il tutto al Comandante della Stazione Maresciallo Alberto Bruno, recandosi in caserma e riconoscenza nella fotografia la sua truffatrice, la quale è stata nuovamente deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa.
Nel frattempo, una signora bolognese, intestataria del numero di cellulare appuntato su un fogliettino dalla truffatrice sia alla suora che al prete, ha contattato i Carabinieri di Chiaramonte facendo presente di aver ricevuto un’altra telefonata da un prete che le ha chiesto insistentemente di restituirle i soldi che le aveva prestato. Sono attualmente in corso indagini per cercare di localizzare la zona in cui è stata commessa questa nuova truffa attivando i colleghi del luogo. La signora bolognese si è messa a disposizione dei Carabinieri di Chiaramonte Gulfi, promettendo che li contatterà ogniqualvolta verrà a conoscenza di una nuova situazione.
Infine, i militari di Chiaramonte Gulfi sono stati contatti anche da un altro paio di Stazioni della provincia iblea ed etnea per tentare di effettuare altri riconoscimenti per simili truffe.
CARABINIERI, CHIARAMONTE GULFI: LA “SERIAL CROOK” COLPISCE ANCORA
- Gennaio 26, 2013
- 10:44 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa