Non doversi procedere per trentasette operatori ecologici di Scicli, indagati per interruzione di pubblico servizio a seguito dei tre giorni di sciopero effettuati dal 17 al 20 aprile del 2012. Lo ha deciso il Gup del Tribunale di Modica, Maria Rabini, nonostante il pubblico ministero, Gaetano Scollo, avesse chiesto il rinvio a giudizio per tutti. L’impresa Ecoseib srl di Giarratana, rappresentata dall’avvocato Pippo Di Martino, stranamente, aveva chiesto di costituirsi parte civile solo nei confronti di un operatore, il capo cantiere Franco Giudice, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, ritenendolo il promotore della protesta. Anche per questi non c’è stato provvedimento avverso. Nello specifico ventritre operatori ecologici sono stati difesi dall’avvocato Luca Cottone, gli altri dai colleghi Vincenzo Basile, Vincenzo Iozzia, Pino Pitrolo, Concetta Drago, Alessandro Caravella ed Elia Amore. L’avvocato Occhipinti ha fatto rilevare che Giudice aveva solo “scoperto”, attraverso gli uffici comunali, che a fronte di tre mensilità non percepite, il Comune di Scicli aveva già liquidato alla società alcune fatture per complessivi 138.296,92 euro e, addirittura, era in corso il mandato per un’ulteriore versamento. Dopo l’ennesima denuncia, relativa alle inadempienze contrattuali, la Fp Cgil, in quella occasione, aveva anche chiesto al Prefetto di Ragusa, di convocare tutte le parti interessate al fine di affrontare alcune problematiche rimaste aperte e che si trascinano da molto tempo e al Comune di Scicli di non emettere più mandati di pagamento in favore della Eco-Seib, non prima di aver effettuato i bonifici o aver consegnato ai lavoratori gli assegni e le relative buste paghe. A seguito dello sciopero, la società che gestisce il servizio di igiene ambientale a Scicli, aveva denunciato l’astensione dal lavoro dei trentasette dipendenti, all’autorità giudiziaria.
Il Gup assolve 37 operatori operatori ecologici di Scicli. Erano accusati di interruzione di pubblico servizio
- Gennaio 26, 2013
- 12:11 pm
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