Ragusa, hanno rubato due mascheroni in Piazza Fonti

1359461434_lairg020334020130128rgUn altro pezzo di storia che sparisce, rubato nel centro storico di Ragusa superiore. Il furto di due dei quattro mascheroni della fontana di piazza Fonti, è una brutta vicenda. Si tratta dell’ennesimo sfregio alla memoria del capoluogo, avvenuto ancora una volta fatto sotto gli occhi di tutti, in uno spazio urbano che dovrebbe essere sacro per il suo valore storico, sociale, architettonico e artistico, e che invece è ormai un quartiere allo sbando.
Il centro storico di Ragusa superiore si sta trasformando in un ghetto con inquilini abusivi nei ruderi abbandonati, extracomunitari senza permesso di soggiorno, barboni e prostitute che esercitano il mestiere. Questo è il contesto in cui giorno dopo giorno, aumentano i furti ai danni di monumenti. Quello di piazza Fonti, fra l’altro si poteva evitare. I quattro mascheroni erano ancorati alla fontana con delle semplici viti: basta un cacciavite per asportarli. E così ha fatto il malvivente che li ha svitati e portati via. Anni fa, dopo un restauro “offerto” all’amministrazione comunale a costo zero da un residente della zona, Francesco Schininà, aveva sollevato il problema del montaggio.
“Dopo quel restauro i mascheroni non sono stati incastonati come prima, cioè impiantati nel cemento, – spiega – bensì attaccati alla fontana con delle semplici viti”. Da anni il residente sollecitava il Comune a provvedere a modificare questo assetto, proprio nel timore che qualcuno potesse danneggiare i mascheroni. Poco tempo fa, neanche a farlo apposta, il signor Schininà aveva salvato uno dei quattro mascheroni che era stato svitato e che stava per cadere per terra. “Quando l’ho visto, era praticamente appeso per un soffio, l’ho smontato e portato a casa – racconta – e poi ho chiamato il Comune e dopo qualche tempo, degli operai sono venuti a casa, l’hanno prelevato e l’hanno rimesso a posto”. Rimesso a posto, però, di nuovo con delle viti banali, che a ben poco sono servite da deterrente. “A dire il vero – racconta Schininà – in quella prima occasione io non pensavo che qualcuno l’avesse svitato per rubarlo, ma ho creduto che, col tempo, quel banale modo di attaccare i mascheroni alla fontana, avesse ceduto”. Quando la mattina del 7 gennaio scorso il signor Francesco si è accorto che mancavano due dei quattro mascheroni dalla storica fontana, la cui vista l’ha accompagnato ogni giorno nella sua vita (è nato 74 anni fa in questa piazza, e ancora ci vive), ha capito, che chi aveva tentato di rubare i mascheroni la prima volta, adesso c’era riuscito.
I due elementi in ferro risalgono al 1902 che è l’epoca in cui venne realizzata la fontana.
“E’ un vergogna anche perchè si poteva evitare – dice Sergio Schininà, figlio di Francesco, che ha denunciato il furto su facebook, raccogliendo, tramite il post e le foto lanciate sul circuito sociale, centinaia di commenti di indignazione – e perchè sono certo che un ragusano non avrebbe mai rubato quei mascheroni. Mio nonno raccontava come si abbeveravano i cavalli in questa fontana, come facevano la toeletta. I mascheroni erano un pezzo di storia di questa piazza e della nostra città”.
Padre e figlio, stavolta, più indignati che mai, hanno deciso di lasciare i due mascheroni al loro destino. Anche se uno dei due, sopravvissuti al furto, sembra già in parte smontato. Forse chi ha asportato i primi due, ha tentato di togliere anche il terzo, senza però riuscirci. “Mi auguro – dice Sergio – che il Comune di Ragusa abbia l’accortezza, oggi stesso, di toglierli dalla fontana e poi di rimetterli incastonati nel cemento, come prima del restauro”.

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