Tentata estorsione ad anziano. Modica, stralciate le posizioni dei due imputati

tribunalePosizioni diverse per i due giovani protagonisti di una presunta tentata estorsione in danno di un anziano benestante di Modica sotto processo col giudizio immediato, così come disposto dalla Procura della Repubblica. Vincenzo Leone, 19 anni, difeso dall’avvocato Giovanni Favaccio, ha, infatti, chiesto ed ottenuto il rito abbreviato per cui il procedimento a suo carico è stato fissato dal giudice monocratico, Antongiulio Maggiore, al prossimo quattro aprile, mentre Simone Amore, 18 anni, difeso dall’avvocato Orazio Maggio, sarà giudicato col rito ordinario, quattro giorni dopo. Leone si trova in atto agli arresti domiciliari(decisione confermata anche dal Riesame), mentre Amore ha l’obbligo di firma. Il primo fu arrestato per tentata estorsione in flagranza, mentre il diciottenne è accusato di favoreggiamento in tentata estorsione. Il primo ad essere bloccato dai carabinieri fu il più giovane, dopo essersi portato all’interno dei bagni pubblici ubicati nell’ex Ufficio Postale di Corso Umberto per prelevare la busta con duemila euro chiesti da Leone alla vittima qualche ora prima con una missiva anonima e minatoria lasciata nella buca della lettera del palazzo in cui risiede l’anziano, in Via Resistenza Partigiana. La porta dei servizi non si aprì(all’interno era appostato un carabiniere)e allora il diciottenne si allontanò ma fu bloccato dopo pochi metri da altri militari. Disse di avere ricevuto cento euro da un amico che lo stava attendendo al bar. Nei fatti i carabinieri trovarono Leone, riconosciuto successivamente dalla vittima giacchè quando agì non mise in conto di avere suonato ad un videocitofono attraverso il quale era stato “immortalato” dalla telecamera.

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