Modica, Nino Gerratana: “ Su dipendenti Comune ed indotto si faccia chiarezza immediatamente. No ai licenziamenti, urge soluzione condivisa”.

Nino-GerratanaC’è necessità a Modica di lanciare un nuovo “patto sociale” che coinvolga tutti i lavoratori dell’Ente e delle partecipate; immaginare di dare vita ad una sorta di guerra tra poveri oggi è irresponsabile e fortemente penalizzante per l’economia e la tranquillità di tutta la città. Lo sostiene il consigliere comunale del PdL, Nino Gerratana, secondo cui nemmeno il sindaco può immaginare di liquidare le legittime esigenze dei lavoratori della SPM, con un’alzata di spalle, o, peggio ancora, rispondendo con giudizi morali alla richiesta degli operatori e delle loro famiglie, coinvolte nel dramma del mancato percepimento dello stipendio, di ricevere quanto dovuto ed invano atteso. Ne alcuno può pensare di affrontare i tagli alla spesa con licenziamenti e penalizzazioni “ad personam” che mortificherebbero la lunga tradizione di solidarietà sociale che caratterizza la nostra città.
“Per questa ragione – dice ancora – se da un lato è corretto corrispondere gli emolumenti al personale dipendente, c’è dall’altro la necessità di capire come e quando i lavoratori della Spm,i netturbini, gli operatori dei servizi sociali potranno percepire gli stipendi arretrati e le somme a loro dovute. Applicare i contratti di solidarietà a favore di questi lavoratori, senza ricorrere a mortificanti licenziamenti, è un dovere per l’Amministrazione, soprattutto alla luce della adesione alla proposta già manifestata dai sindacati.
Si riunisca subito un tavolo tecnico, con la partecipazione di tutti i gruppi consiliari, e si firmi un protocollo con date certe e soluzioni praticabili che dia le giuste garanzie su pagamenti e mantenimento del posto di lavoro a tutti i dipendenti, ivi compresi quelli dell’indotto. Rispondere, come ha fatto il sindaco, scrollando le spalle, o manifestando un’arrendevolezza incompatibile con la sua carica, è inaccettabile.
Per queste ragioni chiediamo al sindaco ed all’amministrazione una chiarezza innanzitutto politica; ci dicano se e come intendono intanto affrontare l’elezione del Presidente del Consiglio, la cui mancanza mette in condizione l’intero consesso di non poter svolgere quell’opera di mediazione indispensabile; subito dopo ci dicano se esiste ancora una maggioranza e se esiste un’amministrazione ed un Sindaco in grado di governare la città.
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> Se la risposta sarà positiva, allora assumano tute le iniziative necessarie per risolvere i problemi del personale, e lo facciano in fretta; se, invece, come si percepisce e come ha capito la città, non esiste più ne maggioranza politica, ne amministrazione, si facciano da parte e consentano al consiglio di assumersi le responsabilità che fino ad ora sindaco e giunta non si sono assunti.
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> La città ha bisogno di una guida sicura e certa, non di inutili dibattiti su una stella di latta posta sulla fontana o di una lunga campagna elettorale che dalle nazionali ci porterà già all’elezione della futura amministrazione.

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