CULTURA E PROGRAMMI ELETTORALI

tuttiperbersani immagineNon abbiamo preso in prestito il titolo da Gianantonio Stella del Corriere della sera, che, sabato, con grande nostro piacere, ha affrontato questo problema. Da più di un mese, in diversi articoli, lo abbiamo denunciato: i programmi elettorali delle coalizioni, e i partiti, Grillo compreso, dedicano solo due pagine a questa, e, addirittura, Grillo neanche una, forse basta solo lui, con le sue performance, nelle piazze, a rendere giustizia a questa! Lo vorremmo ricordare al mondo dello spettacolo, ai suoi rappresentanti, che si fanno facilmente irretire dalle parole, dalle denunce al sistema di questi, senza valutare la parte costruens, inesistente, e, a volte, solo di facciata.
Ritornando alla cultura, notiamo che, Ingroia, anche lui, non riserva spazio, che Megafono, lo abbiamo notato nella domanda diretta alla conferenza stampa di sabato, al Montreal, a Ragusa: l’on. Malafarina, ha risposto evasivamente alla domanda , facendo riferimento al candidato Presti, nella lista del Senato, che è un uomo di cultura. Grazie tante! In tutti i partiti, ci sono persone, candidati sensibili alla Cultura. Pensiamo ad Adornato, nell’Udc, ma Casini non fa neanche accenno alla cultura, nei suoi discorsi. Così Bersani. Non parliamo di Berlusconi, occupato essenzialmente alle performance personali, e a rendersi simpatico con le sue uscite, che vanno dal comico al melodrammatico.
All’appello del Fai, Le primarie della cultura, dove hanno aderito, uomini di cultura, operatori, artisti, Fondazioni, Associazioni, in circa 101 mila. Pochi,perché possano interessare la politica? Ma la cultura ci sembra essere un fattore sostanziale della società, per quantificarla in voti!
Eppure, ci rendiamo sempre più conto, quello che abbiamo affermato più volte : questa viene vista come contorno abbellimento, non sostanziale della società da parte dei politici, e della politica.
E’ una realtà amara, ma vera.

Senza cultura, non c’è crescita, non c’è evoluzione di popolo, non c’è storia. Parliamo sia della cultura, beni culturali, monumenti, aree archeologiche, che possono produrre economia, ma, anche di quella immateriale, libri, biblioteche, che rappresentano la ricchezza di un popolo. Parliamo del teatro, della musica, della danza, che inducono alla creazione del senso del Bello, alla costruzione del pensiero, alla creazione della persona.
Politici, ascoltate, e riflettete!

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