Modica: Il problema delle aperture domenicali mai sottovalutato dalla chiesa. Intanto le commesse iniziano ad “innervosirsi”

“Dalla Comunità ecclesiale modicana non è stato mai sottovalutato il problema delle aperture domenicali dei negozi, avendo affidato alla Scuola sociopolitica diocesana il compito di attenzionarlo”. E’ quanto scrive il vicario foraneo, don Umberto Bonincontro, al termine dell’incontro presbiteriale della scorsa settimana. “Ci siamo soffermati, oltre che sulle aperture domenicali e i conseguenti turni massacranti – riferisce don Bonincontro – anche, e direi soprattutto, sul problema stipendi denunciati dalla maggior parte dei datori di lavoro per una determinata cifra e corrisposti nella realtà per metà o meno. Anche noi dipendenti – aggiunge Giorgio Iabichella del settore Commercio dell’Ugl – cercheremo di risolvere i "nostri" problemi ben più seri, come gli stipendi sottopagati o i riposi non concessi o il divieto di associarsi in forme sindacali. Adesso, vogliamo iniziare a risolvere i problemi a monte, denunciando, se necessario, eventuali ispettori del lavoro che avvertirebbero il giorno prima della loro "visita". Al Comitato dei dipendenti, intanto, è arrivata una mail di un cittadino infastidito dal comportamento del personale degli esercizi commerciali visitati domenica scorsa, ma anche compassionevole nei confronti delle commesse parecchio innervosite per essere costrette a lavorare la domenica. Iabichella, intanto, ha inviato una nota al sindaco Buscema ed all’assessore al Commercio, chiedendo di invitare il sindacato a tutti gli incontri o tavoli tecnici, aventi per oggetto argomentazioni relative all’organizzazione del commercio comunale.
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