Lo avevano accusato di incendio doloso. La giustizia gli ha dato ragione, scagionandolo dai fatti per i quali era stato rinviato a giudizio. E’ stato assolto con la formula “il fatto non sussiste” il trentacinquenne sciclitano, Angelo Ventura, comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, patrocinato dall’avvocato Raffaele Rossino. Il giovane era stato denunciato nel 2003 dai carabinieri della stazione di Donnalucata a seguito di un incendio che si era sviluppato in un canneto. Secondo il pubblico ministero, Veronica Di Grandi, l’accusa di incendio colposo era scaturita allorquando il Ventura, mentre era intento a bruciare sterpaglie e rami secchi in una sua proprietà, in Contrada Arizza, sulla Cava D’Aliga-Donnalucata, il trenta aprile del 2003, non fu in grado di controllare le fiamme determinando un sinistro di più vaste dimensioni anche perché non avrebbe avuto nemmeno strumenti ed oggetti capaci di limitare l’espandersi del fuoco. Anche il pubblico ministero, in ogni modo, si era espressa per l’assoluzione dell’imputato.
TRIBUNALE. SCICLITANO ACCUSATO DI INCENDIO DOLOSO. ASSOLTO
- Febbraio 1, 2007
- 3:14 pm
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