Crisi idrica a Ragusa. Se persiste la situazione Adiconsum promuoverà class

firme-acqua1Nei giorni scorsi, Adiconsum aveva evidenziato la grave situazione venutasi a creare a Ragusa a seguito della chiusura, per inquinamento, di due pozzi che garantivano l’approvvigionamento idrico di buona parte della città.
“L’Amministrazione Comunale – dice Gianni Cerruto – ha cercato di far fronte alla situazione, ma a nostro avviso, con risultati assai scarsi, viste le numerose segnalazioni pervenute ai nostri sportelli da parte dei cittadini.
I pochi mezzi messi a disposizione, la confusione nelle prenotazioni e nella gestione degli interventi, sta creando un forte malessere fra i cittadini i quali sono costretti a rivolgersi a ditte private per l’approvvigionamento idrico con evidente danno economico non sostenibile da tutti.
La cosa più inverosimile è quando ci viene riferito da alcuni cittadini, fra i quali qualcuno ha dei familiari con gravi disabilità, che si vedono messi in lista d’attesa per oltre una settimana, mentre altri ricevono giornalmente l’approvvigionamento idrico.
E’ indubbio che situazioni del genere sono inqualificabili e intollerabili in una società civile che dimentica, forse, che l’acqua è fra i beni primari irrinunciabili.
La gravissima responsabilità circa la chiusura dei pozzi, da imputare all’Amministrazione, la cui problematica era già nota agli addetti ed a questo dobbiamo aggiungere l’incapacità, a nostro avviso, nella gestione dell’emergenza da noi già evidenziata nei giorni scorsi, ha indotto la scrivente a richiedere un incontro con l’Amministrazione, al fine di individuare un percorso nel bene dei cittadini, che a tutt’oggi non ha trovato riscontro.
Sollecitiamo ancora una volta l’Amministrazione ad informare i cittadini sull’evoluzione del problema, dei tempi previsti per il ritorno alla normalità e le soluzioni messe in atto per la salvaguardia, anche futura, della salute pubblica e la invitiamo/diffidiamo a rivedere l’organizzazione del servizio di approvvigionamento impiegando tutte le risorse ivi compreso il ricorso ad incarico a ditte esterne e con un unico centro di smistamento delle chiamate a cui devono far capo tutti i soggetti impiegati nell’emergenza idrica quali Vigili del Fuoco, Protezione Civile e la stessa Amministrazione”.
Se questa situazione dovesse perdurare Adiconsum Ragusa valuterà l’ipotesi di promuovere una Class-Action per la difesa dei diritti dei cittadini.

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