Il furto alla gioielleria Cassone. Modica, processo per i due autori

avv. terranova ct 002Processo a carico dell’autore del furto e di un complice, compiuto il 17 gennaio 2011 in danno della Gioielleria Cassone di Corso Umberto. Il giudice onorario del Tribunale di Modica, Corrado Celeste, ha escusso i titolari dell’esercizio e gli agenti del Commissariato che arrestarono il giovane, all’epoca minorenne, Isllme Jallabi, che giovedì era stato condannato a un anno e sei mesi, per un tentato furto. Il giovane, nativo di Modica, ma di origine magrebina, in atto detenuto, era stato bloccato da uno dei titolari della gioielleria, Marcello Cassone, che ebbe l’intuizione di cominciare le ricerche del ladro dopo pochi minuti dal furto presso i vari “Compro Oro” della città(aveva forzato una vetrina). “Dalle descrizioni che mi aveva dato mio cognato – ha detto il teste – ho individuato il giovane mentre usciva da un negozio di Via Tirella. Lo bloccai e mi confessò, in attesa dell’arrivo della polizia, che aveva gettato i gioielli sotto un’auto, dove gli agenti li trovarono”. Il valore della merce rubate si aggirava intorno a 2500 euro. Con Jallabi è imputato anche il giovane modicano Vincenzo Di Martino, entrambi difesi dagli avvocati Giorgio Terranova e Gabriella Olivieri. I due si erano recati nel “Compro Oro” certamente con l’intento di vendere la refurtiva in questione. Di Martino era riuscito ad allontanarsi all’arrivo della polizia. Nel prosieguo delle indagini era stato accertato che l’arrestato, dopo avere compiuto il furto, si era determinato a farsi accompagnare presso il negozio da un suo amico, il quale rintracciato immediatamente dopo, veniva identificato per il modicano Di Martino di 20 anni. Dagli atti assunti ne emergeva che quest’ultimo si era prestato per favorire la vendita degli oggetti in oro -precedentemente asportati, atteso che tali operazioni possono essere effettuate presso i “compra-oro” solo da maggiorenni, muniti di documento di riconoscimento. L’udienza conclusiva è fissata al 21 giugno.

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