Modica, Antonello Buscema passa la mano. Non si ricandiderà a sindaco

buscema 010410Antonello Buscema “passa la mano”. Nei giorni più faticosi del suo quinquennio, quelli dell’approvazione del Piano di riequilibrio, il sindaco di Modica non aveva fatto nulla per nascondere di essere molto in dubbio, rispetto all’opportunità di una sua ricandidatura. Alla fine è lo stesso Buscema a sciogliere la riserva: “non mi ricandiderò alle prossime elezioni amministrative”. “Fare il sindaco credo sia l’esperienza più bella che ti possa capitare, per me lo è stata – dichiara – in modo particolare. A volte i cittadini sono molto critici e severi con chi li amministra; ma, alla fine, tutti hanno verso il sindaco rispetto e stima”. Ed è proprio a questo punto che si apre la “caccia” al suo successore. Già in campo sono l’ex consigliere provinciale Ignazio Abate, l’indipendente Giorgio Cerruto ed il progetto civico, sposato dal movimento “Territorio”, di Mommo Carpentieri. Proprio con Carpentieri e con “Territorio”, il sindaco uscente non fa mistero di poter dialogare. “Sulla eventualità delle primarie e sui soggetti da coinvolgere, con i quali sia possibile trovare elementi di condivisione del programma, come nel caso di Territorio, è ovviamente in corso un confronto interno al Pd ed è in quella sede che saranno prese le decisioni”. Il primo cittadino si mostra sicuro che, comunque, la città potrà esprimere progettualità credibili. “Mi permetto di suggerire che il prossimo sindaco sia una persona capace non solo dal punto di vista politico, tecnico e amministrativo, ma abbia anche spalle larghe e sia ben sostenuto politicamente. Diversamente – afferma -, non durerà a lungo”. L’attuale primo cittadino non può non far riferimento alla situazione finanziaria dell’ente. “Nella situazione in cui si trovano oggi i comuni, il nostro in particolare, amministrare comporta uno stress fisico e psicologico che a lungo andare logora. Basti dire che molti ex sindaci (modicani e non) – commenta – hanno scelto di non tenere la fascia per dieci anni e, seppur con tempi e motivazioni diverse, hanno lasciato prima”. La conclusione è tutta incentrata sul futuro personale di Antonello Buscema che, ad oggi, sembra sempre più distante dall’agone politico. “Non ho mai concepito la politica come una professione: non è necessario, finita un’esperienza, andare subito a farne un’altra. Ritengo che continuerò, da cittadino e da militante, a lavorare per il mio partito e per la città. Ma nell’immediato ammetto – conclude -, che non mi dispiace l’idea di un periodo sabbatico”.

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