LAVORO E DIGNITA’ DI UN POPOLO

lavori_in_corso“Un operaio edile di 61 anni si è tolto la vita a Guarrato, paesino di circa 1300 abitanti della provincia di Trapani. Giuseppe Burgarella, ex sindacalista disoccupato ormai da troppo tempo, ha deciso di farla finita in un modo eclatante. Si è impiccato ad una trave del sottotetto di un gazebo nel giardinetto della villetta dove abitava. Prima di compiere il tragico gesto sembra, però, che abbia deciso di lasciare una lettera nella quale elenca i nomi di tutte le vittime della crisi, imprenditori ed operai, lavoratori e piccoli proprietari di imprese che si sono tolti la vita per disoccupazione e debiti nell’ultimo anno e mezzo. Una lista interminabile alla quale qualcuno dovrebbe prestare attenzione, secondo Burgarella. Un gesto drammatico, disperato sottolineato anche citando l’art. 1 della costituzione che recita l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Perché allora lo Stato non mi restituisce la dignità togliendomi da questa condizione di disoccupazione? Una denuncia forte accompagnata dal gesto disperato che la rende ancora più drammatica”.
La disoccupazione, e il lavoro dovrebbero essere al centro delle agende politiche delle diverse coalizioni. Questi sono i reali drammi odierni, che dovrebbero far pensare che i discorsi se vince il centro destra, o il centro, o la sinistra, o se Monti si alleerà con la sinistra, sono veramente irrisori, in quanto la sopravvivenza, la vita sono sicuramente prioritarie in una società, che si voglia definire civile.
L’economia è importantissima, in quanto determina la vita, e la qualità di vita della gente. Che Berlusconi venga, e voglia ripartire dalla Sicilia dovrebbe farci pensare su una questione: la Sicilia, palestra delle politiche nazionali, non è una colonia di nessuno, tanto meno di Berlusconi, e del centro destra.
E’ qui che si avverte la povertà , lo star male, è qui che ci sono casi eclatanti di povertà. Che tutte le coalizioni facciano mente locale, e la finiscano di promettere benessere, e star bene con le parole.
La rincorsa alle promesse è sbalorditiva, e si corre il rischio di cadere nelle consuete trappole elettorali.

Di fronte a notizie come quelle sopra, ci dovrebbero portare a valutare le promesse con i piedi di piombo. Purtroppo, chi è abituato alla comunicazione, usa i suoi mezzi per sbalordire, così l’imu, che ritorna nei conti correnti, il lavoro ,che si crea con le bacchette magiche. Sono illusioni, sono valigette dei sogni, e non bisogna caderci, altrimenti i risultati sono quelli già visti, che ci hanno portato alla soglia del default. Non dimentichiamo! La storia è di appena un anno fa. Crediamo, invece, a chi con i conti in mano ci dice il vero stato della crisi, non le trovate, e le invenzioni pubblicitarie. Leggiamo le agende, e,poi, valutiamo le nostre scelte. Rifuggiamo da chi critica tutto, ci offre la parte destruens della società, del sistema,prospettando parole, e non fatti. Ci riferiamo a Grillo, e non ai grillini, che, a volte, in buona fede, cadono nelle facili parole di chi sa come intrattenere il pubblico. Parma docet! La notizia, comunque, ci porta ad una considerazione:il Lavoro per i giovani, e per i meno giovani è il reale problema, prioritario della società odierna, e, anche, dello Stato.

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