LA CONTINUA AGONIA DELLA GIUSTIZIA E I TRIBUNALI UTILI. WALTER POMPEO: “Si ritorna a parlare di Tribunali inutili , come di risorse scarse , per invocarne la soppressione”

In questi ultimi giorni si è riacceso il dibattito sulla riforma della Giustizia , ormai davvero improcrastinabile , ma , mentre nelle sedi in cui si assumeranno epocali decisioni si discute di intercettazioni, di Consiglio Superiore della Magistratura , di separazione delle carriere e di altri nobili argomenti , v ‘ è chi tenta , ancora una volta , di contrabbandare l ‘ abusato tema dei piccoli Tribunali come un perno ineluttabile di una riforma seria . "Così , – dice l’avvocato Walter Pompeo, presidente dell’Associazione dei Tribunali Minori – dopo gli scambi di amorosi sensi e ammiccamenti tra altisonanti fondazioni culturali nell ‘ ambito di impegnatissimi seminari , celebrati a porte chiuse , sapientemente ammaestrati dalla solita lobby magistratuale , si scatena la campagna mediatica e , dopo un intervento decisamente asettico della stampa nazionale , di qualche giorno fa , ecco il fiorire di opinioni di ogni sorta , ma quasi sempre autorevolmente firmate . E si ritorna a parlare di Tribunali inutili , come di risorse scarse , per invocarne la soppressione". L ‘ analisi è , però , limitata e merita decisamente alcune precisazioni , tutte , indistintamente , maturate nell ‘ ambito di confronti franchi e pluralisti fra coloro che , in una dimensione nazionale e dati alla mano , hanno avuto e hanno perfetta contezza dello stato dell ‘ arte , delle condizioni in cui versa il pianeta giustizia , delle tematiche , delle problematiche da affrontare nel porre finalmente mano alla agognata riforma . "Esiste , in primo luogo – aggiunge Pompeo – un problema di riti , perché occorre qui segnalare come , ad esempio , esistono quasi 30 diversi tipi di procedimenti civili e che , nel primo di essi , il rito ordinario , tra il momento in cui prende abbrivio la causa e la prima di moltissime udienze devono necessariamente intercorrere almeno tre mesi , quello che , dicono , è il tempo medio della durata di una causa in Spagna . Esiste , poi , un gravissimo problema di organizzazione se è vero come è vero , ad esempio , che da un ‘ indagine eseguita dall ‘ Eurispes è emerso che le cause principali dei rinvii dell ‘ udienza penale sono attribuibili o all ‘ assenza del magistrato o del testimone della Procura ovvero alla mancata notificazione di un atto e che , è noto , la informatizzazione degli uffici giudiziari , la raccolta in tempo reale dei dati , la elaborazione degli stessi sono ancora una lontana chimera . Esiste , inoltre , un altrettanto grave problema di risorse economiche che determina , ad esempio , l ‘ impossibilità di tenere udienze al pomeriggio per via della mancanza del personale amministrativo". Tutto questo per rimanere nell ‘ ambito di una disamina assai veloce ma di ampio spettro . In questo quadro così avvilente, levare l ‘ indice accusatore contro il Tribunale di Sulmona è sbagliato e inutile . Inutile perché la soppressione di un piccolo Tribunale non ha come risultato la eliminazione della domanda di giustizia che , all ‘ evidenza , si sposterà da qualche altra parte . Ed è poco accorto qui richiamare i principi dell ‘ economia posto che l ‘ attento ascolto dei coniugi o del minore in un procedimento per separazione personale o dei testi in un complessa vicenda ereditaria o societaria richiede esattamente lo stesso tempo a Nicosia come a Torino . "Sbagliato – continua l’avvocato Pompeo – perché l ‘ ultima rilevazione dell ‘ Istituto di Statistica disponibile , quella afferente l ‘ area civile nell ‘ anno 2005 , colloca tra i primi venti Tribunali italiani ( 165 e non 166 ) ben 12 di quelli che taluno vorrebbe sopprimere , i piccoli Tribunali . Se obiettivo della riforma deve essere la funzionalizzazione e la velocizzazione della giustizia è agevole comprendere che sarebbe una manovra suicida . Molto si può fare in materia di giurisdizione , ma è inutile privare un territorio , anche piccolo , del Tribunale e , all ‘ un tempo , ineluttabilmente , della Procura della Repubblica , soprattutto in aree come quelle del Mezzogiorno flagellate dalla delinquenza organizzata o in zone di montagna , Mistretta , o di frontiera , Tolmezzo , o trascurate da generazioni di disaccorti amministratori al punto che occorrono cinque ore di treno per raggiungere Palermo da Catania . Se Uffici giudiziari devono essere soppressi , occorre volgere lo sguardo a moltissimi Uffici del Giudice di pace che registrano sopravvenienze di dieci , venti fascicoli l ‘ anno o sopravvivono solamente grazie agli autovelox di Sindaci disperati e , ancora , alle troppe Sezioni distaccate . Molte sono le iniziative adottabili allo scopo di deflazionare il macigno della domanda di giustizia , tra esse non certamente quella della depenalizzazione che vale solo a spostare la controversia dall ‘ aula penale a quella civile , né quella della riduzione del numero degli avvocati legato , tra l ‘ altro , all ‘ enorme incremento che negli anni ha avuto il numero dei diritti cosiddetti giustiziabili . Si rivedano , piuttosto , i confini delle circoscrizioni , come l ‘ Italia ha iniziato a operare nel 1999 nelle aree metropolitane . Si rendano operative , superando le energiche resistenze fin qui registrate , le tabelle infradistrettuali o si creino gli organici distrettuali . Ma nessuno , per carità , parli di sopprimere Tribunali , soprattutto se piccoli , quelli che hanno standard di efficienza positivi , quelli in cui la giustizia è amministrata in una dimensione umana , in cui è possibile parlare con il magistrato , in cui non occorre andare alle sei del mattino per richiedere una notificazione , in cui la comunità di ridotte dimensioni , e senza Santi protettori , pretende di mantenere la propria sana identità , la propria cultura , la propria storia , nel mentre costruisce il proprio futuro , il tutto in una dimensione di moderna efficienza . Nessuno , insomma , si azzardi a proporre un intervento che , stando alle professate finalità , finirebbe per equivalere ad una inutile strage di innocenti" .

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