PALERMO: PRESENTATO DISEGNO DI LEGGE PER IL RIORDINO IN SICILIA DELLA POLIZIA LOCALE. DIPASQUALE: “INDIVIDUAZIONE DI PRECISI COMPITI E MAGGIORI RICONOSCIMENTI”.

nello dipasqualeUn nuovo ruolo per le Polizie Municipale e Provinciali in Sicilia. E’ l’obiettivo del disegno di legge presentato all’Ars, primo firmatario l’on. Nello Dipasquale (insieme a Giovanni Di Giacinto, Giambattista Coltraro, Salvatore Oddo, Giuseppe Laccoto, Bruno Marziano, Giuseppe Gianni, Mario Lucio Forzese), per realizzare un nuovo ordinamento regionale dei corpi e dei servizi di Polizia Municipale e Provinciale, prevedendo l’istituzione del corpo di Polizia Locale. A seguito del trasferimento di alcune competenze dello Stato a Regione e Enti Locali, oggi i corpi di Polizia Municipale e Provinciale si trovano a dover svolgere un ruolo teso ad assicurare una migliore qualità della convivenza civile e sociale, attraverso l’esecuzione di compiti e funzioni che mirano a tutelare la sicurezza urbana con maggiore efficacia ed efficienza. Non si tratta più dello svolgimento dei servizi di viabilità e traffico. Da qui la necessità di riformare il settore prevedendo l’istituzione di uno specifico Dipartimento regionale delle politiche della Polizia Locale e l’attivazione di piani di intervento individuati dal presidente della Regione, sotto la vigilanza del prefetto, per procedere alla lotta all’abusivismo edilizio e commerciale, alla tutela dell’ambiente con specifico riguardo alla tutela dall’inquinamento acustico, atmosferico, del suolo, sottosuolo e delle acque, per proseguire con la lotta contro gli abusi sui minori e lo sfruttamento del lavoro minorile, fino ai servizi legati alla protezione civile. Interventi che già in buona parte i corpi di Polizia Locale sono chiamati a svolgere ma senza il giusto riconoscimento.

La nuova legge regionale intende rivalutare l’azione svolta dalle Polizie Municipali e Provinciali, presenti capillarmente su tutto il territorio della nostra Regione, per porle in un rapporto paritario, di sinergia integrata, con le Polizie dello Stato. Con l’istituzione del Dipartimento Regionale delle politiche per la sicurezza locale e della polizia locale si potrà consentire di uniformare il servizio dei corpi su tutto il territorio isolano. Inoltre si otterrà un risparmio economico per quanto attiene tutti gli acquisti riguardanti l’apparato logistico e tecnico-strumentale utile all’espletamento del servizio. Gli altri obiettivi riguardano la garanzia di un pari trattamento del personale affinché sia uguale su tutto il territorio regionale e la possibilità di qualificare il personale in servizio attraverso il Centro Regionale di formazione della Polizia Locale. Il disegno di legge assegna inoltre nuovi poteri al governatore della Sicilia. Il presidente della Regione (o il suo delegato) diventerà infatti il diretto responsabile della sicurezza dei cittadini della Sicilia, ponendosi quale garante per una Polizia Locale di tipo regionale alla quale, nell’esercizio delle proprie funzioni, non dovranno essere frapposti ostacoli di natura politica durante lo svolgimento dei compiti di polizia nei centri urbani.

“Pensiamo ad un cambiamento epocale – spiega il deputato regionale on. Nello Dipasquale – affinché una volta per tutte si metta ordine ad un settore che è rimasto immotivatamente una Cenerentola. La Polizia Locale ha sempre più compiti gravosi ma gli appartenenti non ricevono le giuste attenzioni e gratificazioni. Con questo disegno di legge intendiamo creare un’assoluta inversione di tendenza e assegnare, dal punto di vista istituzionale, precisi compiti che in molti casi gli agenti della Polizia Municipale e Provinciale svolgono già ma senza il giusto riconoscimento anche in termini economici”.

Nel dettaglio il disegno di legge indica i nuovi compiti che, seguendo gli standard europei, dovrà avere la Polizia Locale. In particolare si potrà occupare dell’espletamento dei compiti di polizia amministrativa attribuiti alla Regione ed agli Enti Locali, della tutela del patrimonio, comprese le funzioni che non siano attribuite ad altri enti ed istituzioni, dell’assolvimento degli incarichi di informazione, raccolta di notizie, accertamento e rilevazione nei casi previsti da leggi o da regolamento, del mantenimento dell’ordine pubblico, previe intese con il presidente della Regione, delle funzioni di protezione civile, in base alle quali in caso di calamità la Polizia locale assicurerà l’immediato intervento ed i collegamenti con gli altri servizi operanti, delle funzioni inerenti l’attività di controllo del territorio, dello svolgimento dei compiti di polizia stradale e giudiziaria.

I Comuni e le Province sono tenuti a mantenere in condizioni di efficienza operativa i mezzi e le risorse strumentali in dotazione alla Polizia Locale e ad assicurare il necessario raccordo con il Centro regionale di formazione per l’opportuno addestramento tecnico e professionale degli operatori del servizio. Cambiamenti anche per l’accesso al corpo di Polizia Locale. Sarà il presidente della Regione a bandire concorsi unici regionali per l’avviamento ai corsi di formazione finalizzati all’istituzione delle liste dei concorrenti idonei per l’accesso alla Polizia Locale. Sarà inoltre istituito il ruolo unico regionale dei comandanti e degli ufficiali, e sarà strutturato il corpo della Polizia Locale in distinte qualifiche funzionali prevedendo le figure di comandante (qualifica apicale), ufficiale, ispettore e agente di Polizia Locale. Infine gli emolumenti non dovranno essere inferiori all’indennità di P.S. prevista le Forze di Polizia dello Stato.

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