TUTELA AGROALIMENTARE SICILIA. DIPASQUALE PRESENTA MOZIONE PER BLOCCARE, IN BASE ALL’ART. 7, L’ACCORDO EUROMEDITERRANEO CON IL MAROCCO.

Nello DipasqualeL’onorevole Nello Dipasquale, così come già annunciato in Commissione Agricoltura all’Ars, ha presentato una mozione sull’accordo euromediterraneo con il Marocco affinché ci si attivi, alla luce dell’imperante crisi economica, a far scattare le norme di salvaguardia in base all’articolo 7 dell’accordo stesso. Ciò al fine di tutelare il settore agroalimentare siciliano considerato che presto le produzioni marocchine di pomodoro, peperoni, zucchine, fragole, arance aumenteranno vertiginosamente aggredendo il mercato comunitario. Inoltre altre produzioni, come uva da tavola, patate, meloni e angurie si apprestano ad invadere il nostro mercato. “L’accordo commerciale siglato nel febbraio 2012 tra l’Unione Europea e il Marocco, al fine della liberalizzazione reciproca dei prodotti agricoli e ittici apre forti dubbi in materia di diritti degli agricoltori, lotta contro le frodi, protezione dell’ambiente e delle norme di sicurezza alimentare – dichiara l’on. Dipasquale – In base all’intesa verrà esentato, il 55% delle derrate esportate dal Marocco verso l’Europa. L’accordo produrrà prevedibili effetti catastrofici per l’agricoltura italiana e rappresenta un ennesimo aggravio per il comparto dell’agroalimentare che sarà ulteriormente penalizzato a fronte della produzione proveniente da Paesi dove si produce a bassi costi e non vi sono controlli adeguati”. Con la mozione, che sarà portata alla valutazione dell’Ars, si chiede al Governo regionale di intraprendere forti e risolutive azioni in ambito nazionale ed europeo per attivare le misure di salvaguardia previste dall’art.7 dell’accordo e per monitorare gli sviluppi dell’intesa commerciale soprattutto per quel che riguarda eventuali frodi e violazioni. Al Governo regionale si chiede inoltre di rinegoziare con la Comunità Europea forme di indennizzo per i danni subiti dall’accordo euromediterraneo, aprendo nuovi scenari per le quote latte, per la ristrutturazione dei debiti a breve, medio e lungo periodo da parte delle imprese zootecniche, per l’elevazione del limite del de-minimis da 7500 € per l’azienda primaria, e 200.000 € per le aziende che effettuano commercializzazione, a 50.000 € e 500.000 €. “Solo in questo modo avremo la possibilità di tutelare il sistema ortofrutticolo e agroalimentare siciliano – conclude Dipasquale – Ma è necessario muoversi fin da subito percorrendo tutte le strade più opportune”.

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