I bambini restano sul ciglio della strada, “al freddo e al gelo”, in attesa dello scuolabus che non arriva. Si lamentano i genitori che con una sequenza costante si vedono costretti ad accompagnare personalmente i loro figli a scuola oppure lasciarli a casa o da parenti se entrambi i coniugi lavorano. La segnalazione arriva dai residenti di Contrada Mauto ma altre zone vivono gli identici disagi. Già dallo scorso mese di ottobre per ben quattro volte il veicolo scolastico ha lasciato i ragazzini sul posto, in novembre solo una volta, in dicembre sei volte, in gennaio tre volte ed è già accaduto l’altro giorno per il mese di febbraio. “I problemi sono molteplici – lamenta un genitore –. Consideriamo, innanzitutto, che in questo periodo di grande freddo i nostri figli restano per oltre mezzora ai bordi della strada nell’attesa, invano, dello scuolabus. Solo ieri ci hanno avvertito che per la seconda volta il mezzo non sarebbe arrivato: nelle altre occasioni non abbiamo mai saputo nulla”. In sostanza, dopo avere aspettato il pulmino e quando questo non è arrivato, i genitori hanno dovuto provvedere personalmente. “Ci dicono che alcuni scuolabus sono guasti per cui quelli disponibili li alternano nelle varie zone. Ci chiediamo, allora, perché mensilmente, ci sollecitano il versamento del canone, nel mio caso cinquanta euro, se poi non ci assicurano il servizio? E’ giusto pagare, ma abbiamo diritto di avere il trasporto che, non solo garantisce la frequentazione delle lezioni ai bambini, ma li tutela dalle insidie della strada e in questi giorni dal freddo”.
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