Devastarono il centro di pronta accoglienza a Pozzallo. In otto patteggiano davanti al Gup

centro pronta accoglienzaPatteggiano in otto. Per quattro le posizioni sono state stralciate. Ieri udienza straordinaria del Gup di Modica, Maria Rabini, del processo per la rivolta presso il centro di prima accoglienza di Pozzallo quando fu arrestato da Squadra Mobile, Carabinieri e Guardia di Finanza un considerevole numero di clandestini. Gli avvocati Alessandro Agnello ed Emilio Cintolo hanno chiesto ed ottenuto, col consenso del pubblico ministero, Alessia La Placa, il patteggiamento della pena. Sono stati condannati a un anno e otto mesi di reclusione, pena sospesa, Boghrene Mohres, 28 anni, Amri Kais, 24 anni, Omri Mohssim, 35anni, Sadam Mabrouk, 21 anni, Mustafa’ Merrakchi, 26 anni, Amri Lamjed Ben Houcine, 37 anni, Hamdi Rakik, 30 anni, Turkina Jah, 24 anni, Remadi Marwan, 22 anni, Ajnaf Slim, 39 anni, e Ahmed Rekik, Stralciate le posizioni di Selimi Achref, 23 anni, Emanaa Saaran, 29 anni, Emanaa Younes , 24 anni, e Jbali Kamel, 25 anni(quest’ultimo sarà processato con l’abbreviato). L’udienza è stata fissata al prossimo 21 marzo. Sono tutti tunisini e ritenuti responsabili di resistenza e violenza verso le forze dell’ordine presenti nel C.P.S.A. di Pozzallo per servizio di ordine pubblico e che nell’esercizio delle loro funzioni cercavano di impedire che ciò accadesse, in quanto, in concorso tra loro, nel tentativo di darsi alla fuga dal centro, dove si trovavano ospitati dopo il loro sbarco, avvenuto il 31 agosto scorso a Lampedusa e poi trasferiti a Pozzallo. Per tre di loro il Riesame aveva derubricato in danneggiamenti. Erano rimasti feriti un carabiniere e a tre poliziotti. Nella circostanza gli extracomunitari avevano devastato la struttura.

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