Lo zio rinviato a giudizio. Modica, avrebbe abusato della nipote minorenne

violenza su bambinaUna vicenda giudiziaria che ha come protagonisti lo zio e la nipote col primo accusato di violenza sessuale per la quale il Giudice per l’Udienza Preliminare del Tribunale, Maria Rabini, lo ha rinviato a giudizio. Una storia che, qualunque sia il verdetto, avrà fatto danni enormi alle persone interessate e al loro entourage. Una storia di violenza sessuale di cui è accusato un modicano ultracinquantenne, M.M., difeso dall’avvocato Fabio Borrometi, a seguito della denuncia presentata dai genitori della ragazza, all’epoca dei fatti minorenne, che si sono costituiti parti civili attraverso l’avvocato Salvo Maltese. La giovane aveva raccontato, infatti, che lo zio l’aveva molestata per lunghissimi periodi, addirittura sin da quando aveva sette-otto anni. I presunti atteggiamenti morbosi sarebbero proseguiti fino a quando la ragazzina non aveva compiuto quindici anni. Secondo l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero, Alessia La Placa, l’uomo, lo zio per l’appunto, avrebbe avuto particolari attenzioni nei confronti della giovanissima nipote, toccandola ripetutamente e talvolta anche esibendo i genitali. L’imputato, dal canto suo, sostiene di non avere mai avuto simili atteggiamenti ma di essere, invece, vittima della ragazzina che spesso si denudava, che talvolta inviata audace messaggini allo zio. L’unico torto, insomma, sarebbe quello di non avere informato dagli atteggiamenti della nipote, i genitori di questa. Tutto da stabilire, insomma. Il Gup, Maria Rabini, ha, in ogni caso, deciso di accogliere la richiesta del pubblico ministero e dell’avvocato Maltese, ed ha rinviato a giudizio l’imputato che comparirà davanti ai giudici del dibattimento per mercoledì ventinove maggio per difendersi dalla pesante accusa di violenza sessuale nei confronti di una minore.

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