LA REGIONE SICILIA TRA SCANDALI E PROGRAMMAZIONE

ars regioneVari scandali ci fanno precipitare in una grande confusione, che sembra imperare alla Regione Sicilia. Il Ciapi, ente di Formazione regionale è al centro delle discussioni su tutti gli on line, da Live Sicilia a Blog sicilia, all’Ansa. Certo è che alla Regione Sicilia, in tutti gli Assessorati non si respira un’aria buona, in quanto tra scandali, bandi bloccati, enti di formazione dai budget da capogiro, versati sui conti correnti di Presidenti, consiglieri, c’è da rabbrividire, e, anche, da essere consapevoli che la situazione economica della Regione non poteva non andare a rotoli, se si fosse continuato su questa scia.
Si rimprovera a Rosario Crocetta che la macchina amministrativa è bloccata, ma come non esserla se si vuole fare un pò di pulizia, se la rotazione dei funzionari non è asssicurata, se i principi di legalità non vengono messi in essere. E’ facile criticare, ma crediamo che in ogni Assessorato, uffici, ci sono beghe, ci sono imbrogli, non esiste sasso alla Regione, che non abbia una serpe annidata. Questa ,crediamo sia la realtà che si è trovata alla Regione, non certamente facile da gestire. La Formazione, la Sanità, i Beni Culturali, il Turismo, e così via , sono esempi viventi di scandali, di un non buon governo, a leggere le notizie sulle persone implicate nelle illegalità, nei bandi poco chiari, nei soldi finiti sui conti correnti di qualcuno, vedi il caso Novamusa ai Beni Culturali, ad esempio. Però, ora, è necessario che questa macchina riparta, altrimenti i buoni propositi si vanno a fare benedire. Dai proclami, dalle denunce poste in essere, si deve passare all’azione. In questo momento, vuoi anche per le imminenti elezioni politiche, tutto è fermo, e tutto viene concentrato nelle parole, nella pubblicità, nei proclami. Ripartire vuol dire avere un bilancio sostenibile, che consenta ai bandi degli Assessorati di essere avviati, di consentire una programmazione , ed una politica culturale, sociale, economica, e turistica del territorio, per farlo crescere, e proporlo ai tour operator, al turismo nazionale, ed estero.
Ci fa piacere che Franco Battiato denunci il gasificatore di Porto Empedocle, ai piedi della Valle dei Templi, ma ci farebbe più piacere, se egli fosse più presente nelle Giunte, e all’Assessorato, in quanto il Turismo necessita di una presenza costante, e delle Programmazioni estive non si hanno ancora notizie.  Una maggiore coesione tra gli Assessorati? Una maggiore partecipazione alla vita dei medesimi? Una programmazione? Politiche chiare di crescita? Certo è che tutti questi fattori devono coesistere, altrimenti si rischia la paralisi di tutto.

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