Abuso e falso. Cinque “amministrativi” e tre vigili urbani di Pozzallo indagati dalla Procura

donna_vigile_urbanoDipendenti comunali di Pozzallo indagati dalla Procura della Repubblica di Modica per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico. Complessivamente sono otto di cui  cinque svolgono mansioni “amministrative” mentre tre sono vigili urbani. L’indagine, durata circa un anno, è stata condotta dagli agenti del Commissariato di Modica che hanno sequestrato atti e documenti e interrogato diverse persone e che, nelle scorse ore, hanno provveduto a notificare gli avvisi di conclusione delle indagini alle parti interessate e ai difensori, gli avvocati Giorgio Terranova, Raffaele Pediliggieri e Nino Frasca Caccia. L’ipotesi di reato sarebbe legata alla gestione delle infrazioni al codice della strada e, pare, scaturita a seguito di un esposto giunto all’attenzione dell’autorità giudiziaria. Sarebbe legata a una serie di accertamenti per violazioni al codice stradale ma anche all’utilizzo del tesserino per il trasporto di soggetti diversamente abili. Secondo l’accusa, sarebbero state modificate oltre un paio di centinaia di avvisi all’origine elevati come infrazioni economicamente più considerevoli e, dunque, più gravi, e, successivamente, pare “bonariamente”, ricondotte, ad esempio, al semplice divieto di sosta con una differenza di circa quaranta euro. Si ipotizza, dunque, anche un danno erariale per il Comune di Pozzallo. Riguardo l’uso del tesserino per i portatori di disabilità, sembra che qualche automobilista lo abbia prodotto all’ufficio infrazioni con l’obiettivo, raggiunto, di giustificare l’infrazione commessa(che comporta anche la detrazione di punti dalla patente), ma le indagini avrebbero stabilito che in quei giorni il disabile non era uscito di casa, per cui la sua concessione era stata utilizzata indebitamente da parenti. In questo caso s’intende stabilire se sia stato adottato il sistema per ottenere il beneficio dagli agenti della polizia municipali e se questi ultimi fossero compiacenti.

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