Dopo assoluzione per abuso d’ufficio. Il sindaco di Comiso: “Ho vissuto la vicenda con serenità”

Giuseppe AlfanoIl sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, dopo l’assoluzione con formula piena dall’accusa di abuso d’ufficio in merito alla presenza sulla pista dell’aeroporto di Comiso di alcune automobili sportive di grossa cilindrata, dichiara:
“Ho vissuto questa vicenda, fin dall’inizio, in modo tranquillo, certo che tutto si sarebbe risolto in una bolla di sapone. Così è stato. Ho sempre sostenuto che si è trattato di un sopralluogo per verificare la fattibilità di un’iniziativa di beneficenza priva di rilevanza penale, come sempre è stata la mia attività politica che ho improntato alla correttezza e all’onestà. L’assoluzione con formula piena rende merito ai fatti, per quello che sono effettivamente stati, e al sottoscritto sottoposto, dopo che il caso era stato sollevato dai ragazzi della Fabbrica di Nichi con la diffusione dell’ormai famoso filmato, all’attenzione e spesso al sarcasmo dei mass media che hanno ironizzato pesantemente sullo stesso aeroporto gettando su di esso ombre e perplessità proprio nei giorni in cui il Comune lo consegnava alla società di gestione. Quest’ultimo aspetto è quello che mi amareggiò di più allora e ancora oggi mi amareggia perchè è stata messa in moto una campagna mediatica che, probabilmente nelle intenzioni avrebbe dovuto colpire me come soggetto politico, ma ha finito per denigrare soprattutto l’intero territorio ibleo, la città di Comiso e lo stesso aeroporto e nessuno di essi lo meritava. Testate giornalistiche televisive e di carta stampata, nazionali e regionali, hanno effettuato servizi spesso tra il serio e il faceto adombrando chissà quali inconfessabili verità. A quanti hanno imbastito quel circo mediatico mi verrebbe da chiedere un congruo risarcimento danni, sia personale sia da sindaco per la cattiva luce sotto la quale è apparso il territorio, Comiso e l’aeroporto. Non chiederò nulla per me ma da televisioni e carta stampata, col medesimo zelo e ampio risalto dato a quella vicenda fatta di nulla, mi aspetto che tornino a occuparsi per promuovere il territorio e l’aeroporto di Comiso, gratutitamente, a parziale risarcimento per l’immagine negativa data a suo tempo. I ragazzi della Fabbrica di Nichi, infine, li esorto a vivere la politica con serietà ma anche con rispetto di chi non la pensa come loro. E’ la basilare regola della buona educazione, prima ancora che della democrazia”.

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