OPERAZIONE MIXER, IL PIEMME DEL TRIBUNALE DI CATANIA CHIEDE 14 ANNI DI RECLUSIONE PER LO SCICLITANO FULVIO MORMINA

Per il pubblico ministero presso il Tribunale di Catania, lo sciclitano Fulvio Mormina era il capo dell’organizzazione sgominata con l’operazione antidroga denominata “Mixer” eseguita dai carabinieri e che ha coinvolto 38 persone, 20 delle quali sono andate al giudizio ordinario, due, Francesco Aprile e Vincenzo Caccamo, sciclitani, hanno già patteggiato, rispettivamente, il primo a 2 anni di reclusione e 10 mila euro di multa, pena sospesa, con la non menzione e l’immediata scarcerazione, dato che era agli arresti domiciliari, l’altro a 5 anni di reclusione. La pubblica accusa ha, infatti, concluso la propria requisitoria chiedendo per Mormina, patrocinato dall’avvocato Ignazio Galfo del Foro di Modica, la condanna a 14 anni di carcere, col rito abbreviato Angelo Scifo, anch’egli ritenuto dagli inquirenti uno dei leader, secondo la richiesta del piemme pari a sei anni di reclusione, sarebbe estraneo ai vertici e la sua posizione è stata ricondotta alla detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Per tutti gli altri imputati, e cioè gli sciclitani Massimiliano Gesso, Carmela Adamo, Antonio Occhipinti, Carmelo Ferraro, Pietro Agosta, Bartolomeo Carnemolla, Davide Caruso, Vincenzo Mallia, Roberto Rinzo, Rosario Timperanza, Bartolomeo Trovato, Luca Timperanza, ed anche Antonino Collura di Canicattì, Salvatore Lombardo, di Palermo, sono state chieste pene minori. Il Gup etneo ha fissato a questo punto due udienze per le arringhe difensive al 2 e al 9 febbraio. Mormina è ritenuto il reggente dell’organizzazione sgominata dai carabinieri, dedita allo spaccio di cocaina, eroina ed hashish, tutta “roba” che sarebbe stata acquistata a Roma, passava per Palermo, Messina, Agrigento e Trapani. La droga sarebbe stata spacciata negli esercizi pubblici e sulle strade. Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina ed hashish. L’operazione “Mixer”, fu stata coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania – Direzione distrettuale antimafia.